Pubblicato il 5 novembre 2016 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati
// Il secondo articolo dell’Australian Open Series.
L’analisi qui presentata riguarda le statistiche di superamento della rete, raccolte dal Game Insight Group di Tennis Australia per le edizioni degli Australian Open tra il 2014 e il 2016.
Con superamento della rete si fa riferimento al margine con il quale la pallina scavalca la rete, cioè la distanza tra la pallina e il filo della rete nel punto esatto in cui la sorpassa.
Le statistiche sul margine forniscono indicazioni più precise sull’accuratezza e la rotazione dei colpi, in circostanze in cui solitamente colpi più piatti tendono ad avere meno margine – quindi a essere meno alti sopra la rete – quando superano il centro del campo. Dovremmo aspettarci dunque che, in generale, i giocatori che imprimono meno rotazione alla palla e mirano più in basso siano quelli con minore margine sulla rete.
Uomini
L’immagine 1 mostra il margine tipico dei colpi a rimbalzo per il tennis maschile nelle edizioni degli Australian Open tra il 2014 e il 2016 (nella versione originale è possibile visualizzare i singoli valori puntando il mouse sul grafico, n.d.t.).
I giocatori sono classificati per l’altezza con cui superano la rete con il dritto (in ordine crescente, da quella inferiore a quella superiore). È incluso anche il margine con il rovescio, in modo da raffrontare questo colpo alle caratteristiche del dritto.
Nel grafico, le bolle sono dimensionate rispetto al numero di colpi: bolle più piccole quindi indicano un giocatore con un campione di colpi ridotto (e una maggiore incertezza statistica).
Ci sono circa 20 giocatori il cui dritto tipicamente passa sopra la rete a una distanza non superiore ai 60 centimetri, la più corta in assoluto nel tennis. È un gruppo che comprende alcuni dei grandi servitori – Milos Ranoic e John Isner – oltre a giocatori noti per un dritto piatto e veloce, Juan Martin Del Potro, Lukas Rosol, Roger Federer e Novak Djokovic.
Non sorprende vedere Rafael Nadal in fondo alla classifica, con un margine medio di 0.78 metri che lo pone nella stessa zona di Dominic Thiem e Tommy Robredo.
Orientamenti strategici nello stile dei colpi
Dal turbine di bolle intorno al dritto è possibile notare che le caratteristiche del rovescio differiscono notevolmente da quelle del dritto.
Questo suggerisce la presenza di vari orientamenti strategici nello stile dei colpi, con alcuni giocatori che possiedono un dritto piatto e un rovescio più arrotato/lento (come Jo Wilfried Tsonga e Jeremy Chardy), giocatori che colpiscono tendenzialmente di piatto con entrambi i colpi (Bernard Tomic e Andreas Seppi) e giocatori che invece preferiscono maggiore rotazione (Lleyton Hewitt e Andy Murray).
In funzione dei diversi livelli di combinazione tra colpi piatti e arrotati, si possono poi trovare molte altre varianti.
IMMAGINE 1 – Margine dei colpi a rimbalzo per il tennis maschile, Australian Open 2014-16
Donne
Per quanto riguarda le donne, troviamo nelle prime 10 posizioni per margine di superamento della rete con il dritto alcune delle giocatrici con i colpi più forti e piatti del circuito: Madison Keys, Petra Kvitova e Garbine Muguruza. Ogni giocatrice di questo gruppo supera la rete con un margine medio di 0.55 metri o inferiore.
È più probabile che le giocatrici che affrontano i tornei dello Slam abbiano dritto e rovescio dalla parabola più accentuata rispetto alla controparte maschile. Sara Errani e Saisai Zheng sono giocatrici che hanno raggiunto successo nel circuito nonostante un dritto dalla parabola tra le più accentuate nel tennis.
IMMAGINE 2 – Margine dei colpi a rimbalzo per il tennis femminile, Australian Open 2014-16
Come osservato per gli uomini, anche per la maggior parte delle giocatrici c’è discordanza nella tipologia di margine del dritto e del rovescio. Alcune interessanti eccezioni sono quelle di Serena Williams, Maria Sharapova e Johanna Konta, le cui altezze medie di superamento della rete sul dritto e sul rovescio sono praticamente indistinguibili. ◼︎