Pubblicato il 13 agosto 2018 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati
// In un precedente articolo, ho analizzato alcuni dati che indicano la bravura dei giocatori nel tabellone principale per ogni torneo sull’erba della stagione 2018 e la competitività complessiva del campo partecipanti. In questo articolo, seguirò la stessa metodologia per i tornei sulla terra battuta del 2018.
Come visto per l’erba, la parte relativa alla bravura è composta dalle mie valutazioni Elo specifiche per superficie ottenute secondo tre metodi di calcolo: 1) la media Elo dei giocatori nel tabellone principale, 2) la differenza tra il giocatore con la valutazione Elo più alta e quello con la più bassa (Max – Min) e 3) la deviazione standard delle valutazioni Elo nel tabellone principale.
La parte relativa alla competitività pone le seguenti domande alle mie previsioni del torneo: quale percentuale di giocatori del tabellone principale 1) ha una probabilità di almeno il 20% di arrivare ai quarti di finale, 2) ha una probabilità di almeno il 15% di raggiungere le semifinali, 3) ha una probabilità di almeno il 10% di arrivare in finale, 4) ha una probabilità di almeno il 5% di vincere il titolo e 5) ha una probabilità inferiore all’1% di raggiungere le semifinali?
Slam
Iniziamo dal Roland Garros, l’unico Slam che si gioca sulla terra. Visto che è solo un torneo, si può ignorare la colonna di mezzo, perché esprime semplicemente la media.
La qualità dei giocatori al Roland Garros sembra essere inferiore di quella di Wimbledon, con una valutazione Elo media di 1684 rispetto ai 1803. Non sento di trarre conclusioni, perché i numeri di un solo anno possono essere influenzati dai giocatori che arrivano dalle qualificazioni e da quelli che ricevono una wild card. Sia la differenza tra il giocatore con la valutazione Elo più alta e quello con la più bassa che la deviazione standard sono più alte al Roland Garros che a Wimbledon. La competitività è simile a quella espressa a Wimbledon.
Master 1000
La tabella riepiloga i numeri per i Master 1000 sulla terra.
I Master 1000 hanno avuto una valutazione Elo media più alta (dovuta a un campo partecipanti più ridotto) del Roland Garros e un Max – Min abbastanza più basso, ma anche una deviazione standard più alta, a indicazione di una maggiore variabilità del campo partecipanti, aspetto che sorprende. Come ci si attende, più giocatori hanno una possibilità di raggiungere i quarti di finale o le semifinali o la finale, rispetto a uno Slam, ma comunque solo un gruppo ristretto si pone come serio contendente al titolo. Sembra che complessivamente siano stati gli Internazionali d’Italia il miglior torneo sulla terra del 2018.
500
La tabella riepiloga i numeri per gli ATP 500 sulla terra.
La valutazione media Elo di un 500 dovrebbe essere leggermente più alta che in uno Slam, per la presenza di meno giocatori, ma un passo indietro nei confronti dei Master 1000. E si osserva esattamente questo. La deviazione standard diminuisce sensibilmente dagli Slam o Master 1000. E anche in numeri relativi alla competitività aumentano. C’è un salto significativo nella percentuale di giocatori che hanno una probabilità di almeno l’1% di raggiungere le semifinali: nello Slam è il 62%, nei Master 1000 è il 55% e nei 500 è l’83%.
In questa categoria, il premio per miglior torneo complessivo spetta ad Amburgo. La media Elo a Barcellona è aiutata dalla partecipazione di Rafael Nadal, che però domina totalmente la parte di competitività.
250
A differenza dell’erba, su cui si giocano solo cinque tornei, sulla terra ce ne sono il triplo, motivo per cui mi serve fare tre tabelle. Le ho impostate secondo un ordine cronologico. La colonna “media” rappresenta la media dei quindici tornei.
Solitamente, i 250 hanno la media Elo più bassa, perché entrano con parsimonia nel calendario dei giocatori, o vengono ignorati completamente. Anche la parte competitiva generalmente aumenta (nella maggior parte dei casi). La media Elo è leggermente inferiore rispetto all’erba, ma la differenza Max – Min e la deviazione standard è simile. L’aspetto forse più interessante di questi tornei è la continuità nei numeri. Tipicamente, Buenos Aires si differenzia dagli altri 250 in termini di qualità, e anche nel 2018 è andata esattamente così, per quanto non erano in molti ad avere una possibilità di vittoria effettiva.
Kitzbuhel supera abbondantemente le mie attese, sulla base dello storico, in parte anche perché Dominic Thiem è ormai una presenza fissa. Forse è stato Lione il peggiore nel 2018. Budapest ha avuto una valutazione Elo media più scarsa, ma la qualità dei giocatori era raggruppata sullo stesso livello e in molti avevano opportunità di arrivare fino in fondo.
Se dovessi dare una risposta – senza avere numeri alla mano – sui due tornei peggiori da un anno all’altro direi di norma Quito e Houston. Quito però si difende molto bene. Continuo a non comprendere bene la logica di Houston, che rimane il torneo sulla terra che deve fare il maggior salto di qualità. ◼︎