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Le sconfitte a sorpresa delle teste di serie numero 1 nei 250

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Pubblicato l’8 febbraio 2019 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// In una normale settimana di gioco, nessuno farebbe caso alle sconfitte contemporanee di Fabio Fognini, Karen Khachanov e Lucas Pouille. Questa volta però è diverso, perché si tratta delle teste di serie numero 1 nei tornei 250 in corso rispettivamente a Cordoba, Sofia e Montpellier. A seguito del bye al primo turno, hanno tutti perso al secondo turno contro Aljaz BedeneMatteo BerrettiniMarcos Baghdatis. Due di loro sono almeno andati al terzo set, mentre Fognini ha terminato la partita dopo soli 71 minuti.

Non è la prima volta che una terna di teste di serie numero 1 perde alla prima partita nella stessa settimana. Incredibilmente, non è nemmeno la prima volta che capita in questa settimana del calendario (dal 4 al 10 febbraio, n.d.t.). Due anni fa, quando il torneo sudamericano si giocava a Quito, i risultati furono identici: le teste di serie numero 1 Marin Cilic, Ivo Karlovic e Dominic Thiem persero le loro partite. Nikoloz Basilashvili, che aveva sconfitto Thiem, riuscì a replicare l’impresa anche la settimana successiva, a Memphis, costringendo Karlovic alla seconda sconfitta consecutiva al secondo turno.

Risultati a sorpresa prevedibili?

Prendendo spunto da queste sconfitte, è naturale chiedersi se le teste di serie numero 1 sono più vulnerabili in tornei come i 250 nell’attuale fase della stagione. Una certa logica sussiste. La testa di serie numero 1 ha normalmente una classifica intorno alla 20esima posizione, cioè il tipo di giocatore che avrebbe potuto pensare di dedicare tempo all’allenamento. Essendo consapevole che Slam e Master 1000 offrono più punti valevoli per la classifica, la vittoria di eventi minori non è per lui priorità assoluta.

L’avversario invece intende sfruttare qualsiasi opportunità a disposizione, perché anche i punti dei tornei minori potrebbero contribuire in modo sostanziale alla classifica. Inoltre, ha già giocato – e vinto – al primo turno, quindi potrebbe avere un rendimento superiore alla media, o il suo stile potrebbe adattarsi perfettamente alle condizioni di gioco.

Facciamo una verifica

Senza considerare la carneficina di questa settimana, dal 2010 ho trovato 267 eventi che non sono Master 1000 in cui la testa di serie numero 1 ha ricevuto il bye al primo turno e completato la partita di secondo turno (ci sono stati anche un ritiro pre partita e tre in partita; solo uno però ha comportato la sconfitta della testa di serie numero 1). La testa di serie numero 1 aveva una classifica mediana di 10 e lo sfavorito una classifica mediana di 89. Sulla base delle mie valutazioni Elo specifiche per superficie al momento di ciascuna partita, il giocatore favorito avrebbe dovuto vincere l’81.5% delle volte. Una probabilità quindi più alta di quella del trio esaminato, visto che Fognini era favorito al 64%, Khachanov all’80% e Pouille al 69%.

Si trova che, in realtà, i giocatori non teste di serie sono andati oltre le attese. I favoriti hanno vinto solo il 78.6% delle partite, una frequenza bassa a sufficienza da poter dire che c’è solo una probabilità del 3% che dipenda dal caso. Non è un effetto enorme, certamente non abbastanza da poter prevedere i risultati di questa settimana. Sembra però che alcune delle teste di serie numero 1 si presentino accompagnati da scarsa motivazione e che un po’ degli sfavoriti giochino meglio del previsto.

Navigare con il vento in poppa

Cosa si può dire dei giocatori che ottengono il risultato a sorpresa? Una volta sconfitte le teste di serie numero 1, in quanti riescono a sfruttare l’opportunità di proseguire nel torneo? Berrettini ha recuperato lo svantaggio nei quarti di finale battendo Fernando Verdasco. Prevedo che dei tre Bedene abbia la probabilità più alta di vincere il torneo, anche se inferiore al 20% (Bedene ha poi perso ai quarti di finale contro Pablo Cuevas in due set, così come ha fatto Baghdatis contro Radu Albot; Berrettini invece ha perso in semifinale contro Marton Fucsovics al terzo set, n.d.t.).

Lo sfavorito ha vinto 66 delle 267 partite del campione. In più della metà delle volte però, si è poi rivelata la fine del tragitto. Il 58% (38 su 66) ha perso ai quarti di finale. Altri 17 hanno perso in semifinale. Quale sia l’allineamento di pianeti del secondo turno, scompare nei turni successivi. Delle 105 partite giocate dai 66 giocatori nei quarti di finale o oltre, il sistema Elo ritiene che ne avrebbero dovute vincere il 44.9%. Invece, si sono fermati al 42.3%.

Rimane comunque della speranza. Dopo aver sconfitto la testa di serie numero 1 al secondo turno, cinque giocatori hanno vinto il torneo. Di uno abbiamo già parlato, Estrella, che ha battuto Karlovic e alzato il trofeo a Quito 2017. Forse esiste davvero un po’ di magia nella sesta settimana del calendario. Almeno, i tre sfavoriti del Magical Mystery Tour 2019 vorrebbero certamente pensare che sia così. ◼︎

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