Pubblicato il 24 novembre 2024 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Si è conclusa da poco la stagione memorabile di Jannik Sinner: vittoria di entrambi gli Slam su cemento, tre Master 1000 e le Finali di stagione, oltre ad aver condotto l’Italia a difendere la Coppa Davis ed essere andato alla pausa invernale con una striscia positiva di 26 set consecutivi. Arrivati a novembre, non era più in competizione con i diretti avversari, ma alla ricerca di un record dopo l’altro. Non ha mai perso contro un giocatore fuori dai primi 20 e nessuno è stato in grado di batterlo senza che vincesse almeno un set, in tutte le 79 partite giocate. Solo Roger Federer ci è riuscito, nel 2005. Dopo la conquista degli Australian Open, avevo scritto che Sinner era davvero forte, e da quel momento è anche migliorato. Nei sette mesi da Melbourne, ha tenuto il 91.1% dei servizi, la percentuale più alta del circuito e valida per il gruppo di giocatori al servizio più forti di sempre. Se si considera tutto il 2024, la percentuale sale al 91.5%, comprensiva anche di tredici partite su terra battuta.
Soprattutto, è riuscito a contrastare la forza che più esercita pressione in qualsiasi sport, cioè la regressione verso la media. La percentuale di servizi tenuti era supportata da un’eccelsa abilità di annullamento delle palle break. Vinceva naturalmente tonnellate di punti al servizio, ma era ancora più bravo in presenza di una palla break da difendere. Di solito, un giocatore dei primi 50 non raggiunge quel livello: chi sa ben figurare alla risposta genera più palle break a suo favore, quindi diventa una tendenza difficile da arginare per chi è al servizio. Nelle 52 settimane precedenti la fine degli Australian Open 2024, Sinner aveva annullato palle break con tre punti percentuali in più di quanti punti complessivi avesse vinto sul servizio. Scrivevo in quell’articolo: “[…] posso dire cosa succede dopo una stagione in cui si salvano più palle break del solito: non dura”. Nel caso di Sinner però, è durata! In tutto il 2024, ha vinto il 71.7% dei punti al servizio e salvato il 73.6% delle palle break. Sarebbe stata comunque una stagione produttiva anche senza ripetere un rendimento clamoroso in presenza di una palla break, ma quei due punti percentuali e mezzo spiegano gran parte della differenza tra molto buono e storicamente eccezionale.
Altezze vertiginose
La maggior parte dei giocatori con un servizio così efficace non è in grado di produrre lo stesso livello alla risposta, ma Sinner ha invertito anche questa tendenza. Verso la fine del 2023 ho scritto sul club più esclusivo del tennis, cioè il metodo di Alex Gruskin per identificare quei giocatori che si sono contraddistinti raggruppandoli sulla base delle percentuali di servizi tenuti e break realizzati. Raramente qualcuno riesce a entrare tra i primi 10 di entrambe le categorie. Nel 2023, Sinner è finito tra i primi 5 sia al servizio che nei break, lasciando intravedere la grandezza che avrebbe poi raggiunto. Era arrivato quinto per servizi tenuti e quarto per percentuale di break, un risultato che quasi sempre varrebbe il numero 1 del mondo a fine anno, non fosse stato per Novak Djokovic che ha concluso la stagione tra i primi 3 di entrambe.
Come abbiamo visto, nel 2024 Sinner ha servito ancora meglio: con il suo 91.5%, si è lasciato indietro chiunque, anche un ritrovato Matteo Berrettini e bombardieri come Ben Shelton e Giovanni Mpetshi Perricard, che hanno giocato più partite sul circuito maggiore. La scorsa stagione, Djokovic era davanti con l’88.9% di servizi tenuti, un livello notevole specialmente per un giocatore che si distingue in altre parti del gioco, ma che quest’anno non sarebbe bastato per i primi 3, tanto alto è lo standard imposto da Sinner. Contestualmente, il rendimento alla risposta si è mantenuto altissimo: è uscito dai primi 5 per il più piccolo dei margini e ha vinto quasi lo stesso numero di game alla risposta del 2023, arrivando al sesto posto. Piazzarsi nel club dei primi 6 è comunque estremamente raro. Gli unici a riuscirci dal 1991 (da quando sono disponibili queste statistiche) sono Djokovic, Rafael Nadal, Federer e Andre Agassi. Federer ci è riuscito una volta sola, Sinner ben due! E la sua bravura alla risposta è ancora più impressionante se messa a confronto con quella degli altri migliori al servizio negli ultimi trent’anni circa. La tabella riepiloga per ogni anno i più forti al servizio, con la percentuale di break ottenuti e la classifica (tra i primi 50 dell’ATP) in quella categoria.
Anno Giocatore %Tenuti %Break Class.
1991 Pete Sampras 87.3% 25.4% 40
1992 Goran Ivanisevic 88.8% 20.4% 48
1993 Pete Sampras 89.6% 27.7% 19
1994 Pete Sampras 88.4% 29.3% 19
1995 Pete Sampras 89.0% 26.0% 25
1996 Pete Sampras 90.8% 20.8% 43
1997 Greg Rusedski 91.6% 16.7% 50
1998 Richard Krajicek 89.2% 21.4% 41
1999 Pete Sampras 89.7% 21.7% 44
2000 Pete Sampras 91.7% 18.4% 49
2001 Andy Roddick 90.4% 19.7% 45
2002 Greg Rusedski 88.5% 17.6% 48
Anno Giocatore %Tenuti %Break Class.
2003 Andy Roddick 91.5% 20.9% 43
2004 Joachim Johansson 91.9% 14.5% 48
2005 Andy Roddick 92.5% 20.8% 45
2006 Andy Roddick 90.5% 22.4% 43
2007 Ivo Karlovic 94.5% 9.8% 50
2008 Andy Roddick 91.2% 19.2% 40
2009 Ivo Karlovic 92.2% 10.3% 50
2010 Andy Roddick 91.1% 17.6% 47
2011 John Isner 90.7% 12.9% 50
2012 Milos Raonic 92.7% 15.1% 49
2013 Milos Raonic 91.4% 15.7% 49
2014 John Isner 93.1% 9.3% 49
Anno Giocatore %Tenuti %Break Class.
2015 Ivo Karlovic 95.5% 9.6% 50
2016 John Isner 93.4% 10.9% 49
2017 John Isner 92.9% 9.6% 50
2018 John Isner 93.8% 9.4% 50
2019 John Isner 94.1% 9.7% 49
2020 Milos Raonic 93.9% 18.0% 44
2021 John Isner 91.1% 8.8% 50
2022 Nick Kyrgios 92.9% 19.3% 40
2023 Novak Djokovic 88.9% 28.8% 3
2024 Jannik Sinner 91.5% 28.3% 6
Non fosse per la presenza di Djokovic in cima all’elenco dello scorso anno, si farebbe fatica a razionalizzare lo stratosferico 2024 di Sinner. Anche Pete Sampras ha faticato a mantenersi tra i primi 20 per percentuale di break. Semplicemente, chi serve meglio non dovrebbe riuscire a vincere così tanti game alla risposta. Eppure Sinner la sta quasi facendo diventare una nuova normalità.
L’anno della carota
Le 73 vittorie di Sinner, tra cui 18 contro uno dei primi 10, hanno fatto impennare la sua valutazione Elo. Ha iniziato l’anno con un massimo in carriera di 2197 punti, secondo solo a Djokovic, ma si è preso rapidamente il primo posto, superando con la vittoria alle Finali di stagione il valore di 2300. Elo non è un metodo perfetto per confronti tra giocatori di epoche diverse ma, ed è la mia opinione, è il migliore a disposizione. L’ho usato come base della mia serie i 128 del tennis, in cui Sinner entrerà a far parte non appena avrò modo di aggiornare i calcoli. Una valutazione di 2300 corrisponde a quell’altitudine in cui l’aria è rarefatta: nell’ultimo mezzo secolo, è solo il dodicesimo ad arrivarci e dopo le tre vittorie in singolare nel trionfo in Coppa Davis, si è portato a 2039, superando Mats Wilander e stabilendo l’undicesimo punteggio assoluto da quando è stata costituita l’ATP.
Un Elo mostruoso è indicazione di un giocatore fuori dal comune al massimo delle sue capacità, non è però un indice pensato per stabilire una classifica tra stagioni. L’alternativa si chiama yElo, una variazione che ho escogitato esattamente per lo scopo: funziona come Elo aggiungendo o togliendo cioè punti sulla base delle vittorie, delle sconfitte e della qualità degli avversari. La differenza è che ogni giocatore inizia l’anno da zero. Secondo Elo classico, Sinner ha al momento un vantaggio di 150 punti si Carlos Alcaraz, al secondo posto. Circoscrivendo l’ambito, secondo yElo Sinner è ancora più dominante.
(Le vittorie-sconfitte sono leggermente diverse da quelle ufficiali perché i calcoli dietro Elo e yElo non considerano le partite terminate con un ritiro).
Il divario di 200 punti tra Sinner e Djokovic è uno dei più ampi di sempre, il quarto partendo dal 1973. Solo nel 2004 e 2006 Federer (rispettivamente su Lleyton Hewitt e Nadal) e nel 1984 John McEnroe (su Wilander) avevano lasciato indietro gli avversari di un margine così significativo. Per yElo nudo e crudo, il 2024 di Sinner non è storicamente così dirompente, è solo il 26esimo degli ultimi cinquant’anni: un risultato notevole, ma non così in cima all’elenco come potrebbero far pensare altri dettagli. Ecco quella lista.
Anno Giocatore V-P yElo
1979 Bjorn Borg 84-5 2499
1984 John McEnroe 82-3 2476
2015 Novak Djokovic 82-6 2458
1985 Ivan Lendl 82-7 2440
2016 Andy Murray 78-9 2416
2013 Novak Djokovic 74-9 2408
1976 Jimmy Connors 97-7 2406
1977 Bjorn Borg 78-6 2403
1977 Guillermo Vilas 133-13 2401
2006 Roger Federer 91-5 2399
1980 Bjorn Borg 70-5 2395
1981 Ivan Lendl 96-12 2383
1987 Ivan Lendl 73-7 2381
1982 Ivan Lendl 105-9 2380
1978 Jimmy Connors 66-5 2379
Anno Giocatore V-P yElo
2013 Rafael Nadal 74-7 2373
1986 Ivan Lendl 74-6 2369
2011 Novak Djokovic 63-4 2367
2005 Roger Federer 80-4 2364
2014 Novak Djokovic 61-8 2363
2012 Novak Djokovic 73-12 2360
1978 Bjorn Borg 79-6 2359
2008 Rafael Nadal 81-10 2352
1986 Boris Becker 69-13 2347
1982 John McEnroe 71-9 2341
2024 Jannik Sinner 72-6 2339
1983 Mats Wilander 80-11 2338
1974 Jimmy Connors 94-5 2332
1989 Boris Becker 64-8 2329
2015 Roger Federer 62-11 2329
Un fattore che rallenta il 2024 di Sinner è il numero di partite giocate. Elo, in parte, riflette la fiducia riposta in questo tipo di valutazioni. Vincere il 90% di 100 partite (o di quasi 150, come per Guillermo Vilas) permette un livello di confidenza maggiore che il 90% di 80 partite. Un’altra problematica è che Elo si è fatto la sua idea su epoche competitive e meno competitive. Un record di 70-5 nel 1980 non è troppo dissimile da un 72-6 di oggi, ma Elo considera che i colleghi di Bjorn Borg sono stati più forti di quelli di Sinner. Se Sinner e Alcaraz continuano a crescere e un altro paio di giocatori si affermano come mega stelle, allora 72 vittorie e 6 sconfitte potrebbero avere un posto più in alto.
Una giungla di cemento
Un paio di mesi fa, alcuni opinionisti hanno iniziato a discutere se la stagione di Sinner si ponesse tra le migliori di sempre sul cemento (inteso anche come il sintetico dei campi al chiuso). Da li in poi, ha collezionato così tante altre vittorie da rendere superfluo l’aggettivo. Resta invece valida la domanda. L’apoteosi di Sinner è arrivata quasi esclusivamente dai risultati sul duro, avendo vinto 53 partite su 56, quarantadue delle quali senza perdere un set. Possiede talento per primeggiare anche sulle superfici naturali come erba e terra battuta, ma con un rimbalzo regolare e condizioni che enfatizzano potenza e penetrazione, gli avversari non hanno scampo. Non metto sul sito le mie valutazioni yElo perché hanno utilità limitata per la maggior parte dell’anno, Rispetto al tema in questione però, yElo su cemento e sintetico — stesso algoritmo ma per le partite sulla singola superficie — è il biglietto d’ingresso e quello di Sinner è l’ottavo migliore di tutti i tempi.
Anno Giocatore V-P Cem yElo Cem
2015 Novak Djokovic 59-5 2426
2013 Novak Djokovic 53-5 2413
2012 Novak Djokovic 48-5 2377
2005 Roger Federer 49-1 2374
2006 Roger Federer 59-2 2373
1995 Andre Agassi 52-3 2370
2016 Andy Murray 48-6 2363
2024 Jannik Sinner 52-3 2353
2010 Roger Federer 45-7 2338
2014 Novak Djokovic 40-6 2334
Anno Giocatore V-P Cem yElo Cem
2014 Roger Federer 56-7 2333
1985 Ivan Lendl 29-3 2332
1987 Ivan Lendl 33-2 2325
1996 Pete Sampras 46-4 2319
2015 Roger Federer 38-6 2318
1981 Ivan Lendl 41-3 2317
2011 Roger Federer 45-7 2314
2009 Novak Djokovic 53-10 2309
1985 John McEnroe 25-1 2309
1986 Ivan Lendl 30-2 2298
Quando Djokovic è al massimo non è niente male eh?
Per quanto Elo non abbia grande considerazione degli avversari di Sinner nel 2024, la sua stagione è stata talmente dominante da aver fatto, secondo questo indice, davvero un buon lavoro: un anno che pareggerebbe il quarto migliore di sempre di Djokovic, il terzo di Federer o il secondo di Agassi, è decisamente degno di festeggiamenti. Prima di arrivare a Djokovic, Federer e il resto dei maestri sul cemento, Sinner ha ancora strada da percorrere. Però, ha già contribuito ad alzare l’asticella dello standard per il decennio in corso, oltre ad aver conseguito uno dei bienni più incredibili nella storia del tennis, accumulando nel mentre un enorme distacco dagli altri. È sempre più difficile pensare come possano raggiungerlo. ◼︎