Pubblicato il 25 settembre 2020 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati
// Da diversi anni ormai eseguo simulazioni dei tabelloni degli Slam, per rendermi conto della fortuna o sfortuna di un giocatore rispetto al tabellone effettivo nel confronto con 100.000 diversi sorteggi. Nelle tabelle che seguono, le previsioni basate sulle effettive valutazioni Elo dei giocatori vengono paragonate ai risultati di 100.000 simulazioni, ciascuna delle quali ridistribuisce l’intero campo partecipanti (a eccezione naturalmente della prima e della seconda testa di serie). Otteniamo così alcune indicazioni su quanto sia accessibile il percorso effettivo di un giocatore se messo in relazione ad altre possibili configurazioni.
Tonalità di rosso (e arancione) evidenziano la sfortuna del giocatore. Al contrario, tonalità di verde rappresentano la fortuna ricevuta nel tabellone effettivo, in riferimento a un particolare turno. Il giallo simboleggia neutralità, e si può di fatto ignorare qualsiasi valore superiore o inferiore allo 0.2%.
Come sempre, ci sono pochi favoriti tra gli uomini
Solo tre giocatori (Novak Djokovic, Dominic Thiem e l’altro nome che tutti conosciamo) hanno il 78% di probabilità di vittoria. Per questo motivo, solitamente la redistribuzione non produce enormi cambiamenti. Quest’anno però ci sono alcune differenze significative tra le previsioni per il tabellone effettivo e le 100.000 combinazioni.
Lo scorso anno il tabellone più favorevole al Roland Garros è andato a Thiem, che infatti ha raggiunto la finale. Altri percorsi più facili erano quelli di Gael Monfils (che ha perso al quarto turno), Juan Martin Del Potro (sempre al quarto turno) e Karen Khachanov (uscito nei quarti di finale). La sfortuna maggiore, e non di poco, ha colpito Roger Federer che, essendo comunque Federer, è riuscito ad andare in semifinale.
Quest’anno il cammino più facile spetta a Djokovic, così da tenere viva nel 2020 la striscia vincente di partite terminate. Quello di Rafael Nadal è meno favorevole, ma di poco, e nell’ipotesi di Elo che Kei Nishikori giochi a un livello che recentemente non ha mostrato di avere (Nishikori ha infatti poi perso al secondo turno contro Stefano Travaglia, n.d.t.).
Tabellone effettivo e simulato a confronto per le teste di serie
Di solito, l’esito delle mie simulazioni e dei rimescolamenti di tabellone non avvalora le opinioni che leggo su Twitter sui giocatori a cui è capitato il percorso più duro (o quello più facile). Questa volta però, il fato non ha arriso a Thiem, che al primo turno gioca contro Marin Cilic. So che non siamo a New York e non è lo stesso Cilic che ha vinto gli US Open, ma comunque nemmeno una passeggiata (Thiem ha poi superato il turno senza perdere un set, n.d.t.).
E i numeri forse ingigantiscono la situazione, visto che anche Andy Murray e Stanislas Wawrinka non sono al livello che gli attribuisce Elo, e pure Felix Auger-Aliassime recentemente non ha mostrato il miglior tennis. Ma siamo solo nell’ottavo di Thiem, dove c’è anche Casper Ruud, recente finalista agli Internazionali d’Italia. Poi nei quarti incombono Diego Schwartzman o Borna Coric, entrambi in ottima forma (Murray e Wawrinka hanno giocato contro al primo turno, con la vittoria di Wawrinka, e Auger-Aliassime ha perso sempre al primo turno, contro Yoshihito Nishioka, n.d.t.).
Per una presentazione più compatta, ho riportato nella tabella solo le teste di serie.
IMMAGINE 1 – Confronto tra tabellone effettivo e simulazioni per le teste di serie
Effetti di rilievo su una selezione di giocatori fuori dalle teste di serie
IMMAGINE 2 – Effetti della casualità del sorteggio su alcune non teste di serie
La tabella mostra quei giocatori fuori dalle teste di serie per i quali c’è stata un’incidenza degna di nota (almeno lo 0.5% di segno positivo o negativo), raggruppati in sezioni in funzione della sedicesima parte del tabellone in cui si trovano (almeno un giocatore per sedicesimo). ◼︎