Il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Probabilmente il più grande archivio italiano di analisi statistiche sul tennis professionistico. Parte di Tennis Abstract

Rischi e ricompense della scelta nella posizione alla risposta

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Pubblicato l’11 agosto 2022 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati

// La risposta al servizio è il colpo che dà il via alla battaglia difensiva di qualsiasi punto in cui un giocatore non deve servire. Questo lo rende uno dei colpi più importanti di un game alla risposta. Perché quindi le dinamiche di gioco relative alla risposta al servizio ricevono così poca attenzione?

Nonostante sia il colpo simmetrico del servizio, il servizio ha sempre ricevuto interesse e attenzioni di gran lunga maggiori. Tra i fan più accaniti c’è sicuramente qualcuno in grado di dire chi tra i giocatori di vertice preferisce assumere una posizione in risposta più lontana dalla linea di fondo e chi invece predilige un’impostazione più aggressiva.

Quale di queste però sia la soluzione migliore non è ancora così evidente.
Alla pagina YouTube di BaselineMedia si trova un video che spiega nel dettaglio il punto d’impatto in risposta al servizio di vari giocatori. Il punto d’impatto in risposta al servizio è la posizione del giocatore in campo nel momento in cui avviene il contatto tra la palla e la racchetta. Osservando i più forti del tennis attuale, si evidenziano differenze anche sostanziali tra le preferenze nei punti d’impatto. Prendiamo il punto d’impatto sul cemento per quattro giocatori di vertice.

Medvedev

Daniil Medvedev è uno dei giocatori più difensivisti alla risposta. La sua tipica posizione implica un punto d’impatto di 4 o 5 metri dalla linea di fondo. Anche sulla seconda di servizio, quando i giocatori hanno più margine di aggressione, Medvedev preferisce comunque una posizione simile a quella sulla prima di servizio. A volte riesce a stare più avanti su entrambi i servizi, ma è più l’eccezione che conferma la regola.

IMMAGINE 1 – Punti d’impatto di Medvedev sulla prima di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 2 – Punti d’impatto di Medvedev sulla prima di servizio dal lato delle parità

IMMAGINE 3 – Punti d’impatto di Medvedev sulla seconda di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 4 – Punti d’impatto di Medvedev sulla seconda di servizio dal lato delle parità

Nadal

Anche Rafael Nadal ha una posizione molto difensiva alla risposta, ma non così estrema come quella di Medvedev. Sul cemento, solitamente rimane dai 2 ai 4 metri dietro la linea di fondo, in funzione del lato di campo e del tipo di servizio che deve fronteggiare. Inoltre, sempre rispetto a Medvedev, c’è più continuità nei punti d’impatto di Nadal, cioè è meno probabile trovarlo altrove rispetto alla sua tipica profondità dalla linea di fondo.

Sulla seconda di servizio, Nadal ha due evidenti modalità operative: difensiva (come sulla prima) e aggressiva sulla linea di fondo, e le impiega in modo relativamente equivalente. È degno di nota il fatto che giocatori con questa flessibilità sulla risposta possono cambiare modalità durante il corso della partita, mostrando che la loro scelta ha più a che vedere con le condizioni della partita che l’avversario in sé.

IMMAGINE 5 – Punti d’impatto di Nadal sulla prima di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 6 – Punti d’impatto di Nadal sulla prima di servizio dal lato delle parità

IMMAGINE 7 – Punti d’impatto di Nadal sulla seconda di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 8 – Punti d’impatto di Nadal sulla seconda di servizio dal lato delle parità

Djokovic

Novak Djokovic, che è considerato alla risposta uno dei giocatori più forti di sempre, ha una posizione più aggressiva. Di solito, riceve la prima quando ancora la palla è nella sua traiettoria ascendente (dopo aver rimbalzato) 1 o 2 metri dalla linea di fondo, raramente più indietro. Sulla seconda, è addirittura più avanti, molto più spesso già all’interno del campo che dietro la linea di fondo.

IMMAGINE 9 – Punti d’impatto di Djokovic sulla prima di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 10 – Punti d’impatto di Djokovic sulla prima di servizio dal lato delle parità

IMMAGINE 11 – Punti d’impatto di Djokovic sulla seconda di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 12 – Punti d’impatto di Djokovic sulla seconda di servizio dal lato delle parità

Kyrgios

Nick Kyrgios, che mai si tira indietro di fronte a una sfida o nel fare le cose in modo diverso, ha la posizione più aggressiva meno convenzionale tra questo gruppo di giocatori. Lo si percepisce notando che il punto d’impatto sulla prima è molto simile a quello di Djokovic sulla seconda. Kyrgios poi sulla seconda è ben all’interno del campo, almeno 1 metro davanti alla linea di fondo, quasi a non voler lasciare spazio tra sé e il rettangolo del servizio.

IMMAGINE 13 – Punti d’impatto di Kyrgios sulla prima di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 14 – Punti d’impatto di Kyrgios sulla prima di servizio dal lato delle parità

IMMAGINE 15 – Punti d’impatto di Kyrgios sulla seconda di servizio dal lato dei vantaggi

IMMAGINE 16 – Punti d’impatto di Kyrgios sulla seconda di servizio dal lato delle parità

Neutralizzare il servizio

Abbiamo visto che i più forti adottano una grande varietà di posizioni per gestire il punto d’impatto alla risposta. Ma qual è la migliore? Di fondo, la migliore è quella che assicura al giocatore un vantaggio in termini di punti nel lungo termine, sia la durata della partita, sia una stagione intera. Ci sono diversi elementi che incidono sul quel tipo di vantaggio. Il primo è relativo a quanto la scelta della posizione aiuti a evitare un ace o un servizio vincente.

Il grafico mostra come “l’effetto neutralizzante” vari con la profondità della posizione del giocatore alla risposta, cioè in che punto del campo si trova quando l’avversario inizia a servire. Sulla prima, distanze dai 2 ai 4 metri dalla linea di fondo generano una media del 45% nel rimettere la palla in gioco. Una posizione ancora più arretrata tende a ridurre l’effetto neutralizzante, probabilmente dovuto a servizi molto angolati che hanno un punto d’impatto più esterno quanto più in profondità si posiziona chi è alla risposta.

IMMAGINE 17 – L’effetto neutralizzante è la probabilità di rispondere a un servizio. Il grafico mostra come questo effetto vari in funzione della posizione alla risposta tra i giocatori di vertice

Sulla seconda di servizio, la storia è più complicata, perché l’effetto si manifesta da un lato con il giocatore sulla linea di fondo o nelle sue vicinanze, dall’altro invece molto indietro, a 4 o 5 metri dalla linea di fondo. La spiegazione in questo caso è data dal fatto che ogni colpo ha due zone d’impatto ottimali, quando la palla è ancora in traiettoria ascendente e quando sta invece scendendo. Colpire la palla in una di queste due fasi riveste un ruolo più importante sulla seconda per via della frequenza di servizi con rotazione esasperata e rimbalzo molto alto.

Il terzo colpo

Rimettere la palla in gioco non è l’unico fattore che il giocatore alla risposta deve considerare nella scelta dalla posizione. In aggiunta infatti, ha bisogno di tenere in conto la possibile soluzione del giocatore al servizio con il colpo successivo, cioè il terzo colpo dello scambio. Se chi è alla risposta si posiziona ben distante per neutralizzare il servizio, potrebbe però dover pagare il prezzo di lasciare troppo campo quando viene giocato il terzo colpo.

Il grafico mostra la probabilità media di replicare al terzo colpo nei tornei Slam in cemento in funzione della posizione del giocatore alla risposta quando il terzo colpo viene giocato. Si osserva una chiara correlazione tra la distanza dal centro del campo e un decremento nella probabilità di rispondere al terzo colpo. I giocatori più vicini alla linea di fondo hanno una probabilità quasi dell’80% di continuare lo scambio. Chi invece è lontano 3 metri, o oltre, o si è spostato verso il corridoio — o ancora più esternamente — inevitabilmente dovrà poi inseguire nello scambio.

IMMAGINE 18 – La superficie di previsione della probabilità di rispondere al terzo colpo in funzione della posizione del giocatore al momento della risposta al servizio

Il costo-opportunità tra neutralizzare il servizio e ridurre la distanza da coprire in campo quando lo scambio arriva o va oltre il terzo colpo è ben evidente. Un esempio lampante è stata la partita tra Kyrgios e Medvedev al Canada Masters di agosto. Medvedev ha assunto la sua classica posizione iper difensiva contro il potente servizio di Kyrgios, facilitando la risposta a più servizi, ma lasciando a Kyrgios più opportunità di trarre vantaggio da molto più campo aperto sul terzo colpo.

Kyrgios, viceversa, si è tenuto alla risposta molto vicino alla linea di fondo, favorendo qualche ace in più di Medvedev, ma dandosi il controllo dello scambio quando metteva la risposta in campo. In quel confronto, è stata dominante la strategia più aggressiva alla risposta (Kyrgios ha vinto con il punteggio di 6-7 6-4 6-2, n.d.t.)

Quale sia la scelta giusta per qualsiasi giocatore alla risposta, e contestualmente al servizio, dipenderà sempre dal livello di sicurezza nel colpire la palla in fase ascendente, oltre alla facilità e velocità di movimento. Senza dubbio una posizione più profonda alla risposta richiede uno sforzo fisico superiore, perché si deve essere poi pronti a fare diversi metri per riprendere il centro del campo a ogni servizio molto angolato.

Da questo punto di vista, il punto d’impatto di Djokovic sembra essere il miglior equilibrio tra efficenza ed efficacia. Quest’analisi approfondita sui diversi aspetti della risposta rivela anche come la scelta della posizione sia probabilmente la chiave che rende il gioco alla risposta di Djokovic così letale e il fattore per cui, anche in età atleticamente avanzata, continui a essere uno dei giocatori più in forma del vertice del tennis mondiale. ◼︎

The Risk and Reward of Serve Return Positioning

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