Pubblicato il 7 febbraio 2022 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// La buona notizia: sono sempre di più le fonti che adottano le valutazioni Elo nel tennis, esponendo un crescente numero di tifosi a un sistema di classificazione dei giocatori diverso (e superiore) da quello ufficiale.
La cattiva notizia: molte persone ancora non hanno compreso come le valutazioni Elo divergano dalla classifica tradizionale basata sui punti. Anzi, spesso molti neofiti sono facili a criticare valutazioni di un particolare periodo, o il sistema nel suo complesso, perché si aspettano che Elo sia come la classifica ufficiale, con qualche leggera modifica per meglio rispecchiare le loro convinzioni.
In una sola frase
Le valutazioni Elo sono finalizzate a stimare il livello di bravura di un giocatore nel presente.
Tutto qui. I sistemi adottati dall’ATP e dalla WTA sono un miscuglio di decisioni arbitrarie con l’intenzione di mettere insieme risultati, volontà di giocare molti tornei e prestazioni nelle fasi conclusive di specifici eventi. Non significa che siano intrinsecamente errate, e spesso non c’è molta differenza tra le classifiche ufficiali e quelle di Elo. Si può pensare a tanti modi per stabilire i rapporti di forza tra le giocatrici in questo esatto momento, ma quasi tutti metteranno al primo posto Ashleigh Barty.
In caso di divergenza, è importante tenere a mente qual è la priorità delle classifiche ufficiali. Nell’ultimo aggiornamento, per il computer della WTA Naomi Osaka è all’85esimo posto, rispetto al dodicesimo posto delle mie valutazioni Elo. Nonostante il divario sia enorme, in un certo qual modo sono entrambe corrette. Osaka ha giocato solo sette tornei dagli Australian Open 2021, e quindi il metodo della WTA la considera a mezzo servizio con solo una manciata di risultati decenti.
Di converso, Elo le riconosce la vittoria di due degli ultimi sei Slam. La valuta in misura inferiore a un anno fa, ma semplicemente non cancella massimi di rendimento perché una finestra di 52 settimane per magia scompare da un algoritmo. Se siete interessati alla classifica come espressione del merito guadagnato da un giocatore (qualsiasi cosa voglia dire), probabilmente le formule dell’ATP e della WTA fanno al caso vostro. Magari avrete qualche riserva sulla modalità, ma non ci sono dubbi (o quasi) su come funziona. Se una giocatrice vuole entrare tra le prime 10, è consapevole di come deve giocare, e in quali tornei, per riuscirci.
Se volete sapere chi probabilmente vincerà la prossima partita, quasi sempre Elo è il vostro riferimento. La classifica ufficiale non cerca nemmeno di stimare l’attuale bravura di un giocatore. Per definizione, si pone come una media del rendimento nelle ultime 52 settimane (a meno che una pandemia cambi le regole), così che la classifica diventa un’approssimazione decente del livello di cinque o sei mesi fa. Forse Osaka non “merita” di essere intorno all’ottantesima posizione, ma la maggior parte degli scommettitori non si farebbe pregare per una quota alla pari di lei vincente contro la numero 84 Anna Bondar o la numero 86 Xin Yu Wang. La valutazione Elo di Osaka al numero 12 suggerisce un livello molto più plausibile di come potrà giocare la prossima volta che scende in campo.
Così come le classifiche ufficiali non si occupano di stimare l’attuale stato di forma di un giocatore, Elo non si cura di stabilirne i “meriti”. Si è indotti a pensare che Gael Monfils si sia guadagnato un posto nei primi 20, dopotutto ha vinto un torneo a inizio stagione ed è arrivato fino ai quarti di finale a Melbourne. Per Elo però era qualche posizione più indietro, anche prima della sconfitta contro Mikael Ymer a Montpellier; ora è al 32esimo posto. Un quarto di finale Slam è un risultato di tutto rispetto, ma Elo riflette il fatto che le otto vittorie di Monfils nei due tornei in Australia sono arrivate contro avversari mediocri, tra cui molti giocatori sulla loro superficie più debole.
Personalmente, non mi interessa granché cosa meritino giocatori e giocatrici da un sistema che, per quanto adeguato e ampiamente condiviso, è raffazzonato e incoerente. Sono molto più concentrato su chi sta giocando il tennis migliore, e quindi Elo è esattamente quello che voglio vedere. Non dovete essere per forza d’accordo. Se l’idea è che la vostra classifica misuri qualcos’altro, va bene comunque. Solo non prendetevela con Elo. ◼︎