Pubblicato il 23 marzo 2021 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// È meglio vincere 15 partite su 17, o non perderne 9 di fila? Pur sapendo che, nel 2021, Aslan Karatsev è il giocatore da 15-2 mentre quello da 0-0 è Novak Djokovic, la risposta non è comunque ovvia. Non c’è dubbio, Djokovic ha battuto Karatsev facilmente, e tra le sue nove vittorie ci sono gli Australian Open. Sappiamo che è lui il giocatore più forte, con almeno un decennio di risultati incredibili a dimostrarlo, e nessuna persona sana di mente preferirebbe gli ultimi tre mesi di Karatsev a quelli di Djokovic. Detto questo, la domanda è un altra.
Il giocatore con il record di 15-2 ha due vantaggi sul collega da 9-0. Primo, ha più vittorie (considerazione da capogiro, lo so…). Secondo, e più importante, ha più informazioni sul suo attuale livello di forma, anche se tra queste ci sono due sconfitte. Il giocatore da 9-0 potrebbe continuare la striscia di vittorie fino a 17, ma potrebbe anche finire con un record di 11-6. Semplicemente, le sue nove vittorie non danno altrettante informazioni. Ripeto, se si conosce il giocatore in questione, non c’è da stare in pensiero, abbiamo più di 1100 partite di Djokovic a referto, dalle quali si può dedurre che il 9-0 è il suo abituale dominio. Potrebbe non vincere le prossime otto partite, ma certamente non ne perderà più di un paio.
La luce in fondo al tunnel
Ne ho scritto di recente, parlando di stElo, dove “st” è l’abbreviazione di stagione, anche se stElo può essere usato per qualsiasi orizzonte temporale più breve di un’intera carriera. Invece di fattorizzare ogni informazione disponibile, prendiamo in considerazione solo un intervallo di tempo specifico, come la stagione 2021. Senza dimenticare quello che sappiamo sugli altri (ad esempio, Andrey Rublev è davvero ostico da incontrare, Egor Gerasimov molto di meno), gestiamo ogni giocatore come se non avessimo altro su di lui. Quindi, confrontiamo il 15-2 di Karatsev con il 9-0 di Djokovic, tenendo conto della bravura degli avversari. Applichiamo la formula [1] a tutti i giocatori del circuito maggiore per le partite del 2021 e otteniamo i migliori secondo stElo, fino ai tornei di Dubai e Acapulco compresi, come mostra la tabella.
Class Giocatore V-P stElo 1 Karatsev 15-2 2082 2 Djokovic 9-0 2081 3 Medvedev 13-2 2061 4 Rublev 15-3 2006 5 Fucsovics 14-4 2000 6 Tsitsipas 14-4 1983 7 Zverev 9-4 1922 8 Berrettini 8-2 1918 9 Chardy 13-6 1915 10 Harris 11-5 1878 11 Sinner 9-4 1848 12 Popyrin 9-3 1836 13 Bautista Agut 8-7 1831 14 Fritz 7-4 1830 15 Baez 14-1 1820 16 Auger Aliassime 8-4 1818 17 Khachanov 9-5 1810 18 McDonald 11-5 1809 19 Machac 10-3 1806 20 Evans 6-3 1800
Eh si, Karatsev è davanti a Djokovic, anche se solo di un punto.
Siamo abituati a una classifica ufficiale basata sulle 52 settimane e valutazioni Elo che ponderano con attenzione una carriera intera di risultati sportivi. Qui invece siamo di fronte a un elenco quasi eccentrico, con solo una manciata di giocatori nella posizione in cui ci saremmo aspettati di vederli. Il numero 15 e il numero 19 sono giocatori di livello Challenger, per dirla tutta!
Esaltare la Race
La classifica Race valida per la qualificazione alle Finali di stagione a Torino non è strana come quella di stElo, ma pensiamo come sarebbe mostrarla a qualcuno a dicembre, con Karatsev quinto, Fucsovics settimo e Rafael Nadal fuori dai primi 20. Sia la Race che stElo sono, in senso tradizionale, “sbagliate”, ma danno molte più indicazioni sulla stagione in corso rispetto alla classifica ufficiale.
La volontà del tennis di enfatizzare una visione di lungo periodo toglie un po’ di emozione alla stagione in corso. Pensiamo agli sport di squadra. Passato un mese dall’inizio del campionato, alcune squadre di retrovia hanno avuto un avvio scintillante e, perlomeno in qualche conversazione, sono al centro dell’attenzione: “Potranno resistere? Avremmo dovuto prevederlo da subito?” L’ordine si è invertito, con le corazzate rimaste indietro e i “nessuno” sul palcoscenico. Nel tennis i nessuno sono…beh, giocatori che hanno vinto qualche partita recentemente. Le superstar fanno comunque le superstar, ma si sono prese del tempo libero. Sappiamo già che Djokovic e Nadal saranno nella zona alta della classifica a novembre, così come sappiamo che Dodgers e Yankees andranno ai playoff. Non significa però che debba essere dato per scontato dal primo giorno. Nel baseball il detto è che, all’avvio della prima giornata, tutti sono al primo posto.
Esaltare la Race, fare attenzione cioè a quei giocatori che si trovano davanti in un qualunque momento della stagione, non significa buttare al vento le classifiche canoniche. Quegli algoritmi devono comunque essere usati per l’accesso ai tornei e (forse) per l’assegnazione delle teste di serie. I giocatori di vertice se lo sono meritato e l’accesso al torneo non è un elemento presente negli sport di squadra più importanti, almeno negli Stati Uniti.
Tutti cercano di capire come sopravviverà il tennis maschile una volta che i Grandi Tre si saranno ritirati. Penso che questo sia un punto di partenza, prestare attenzione a chi sta vincendo nel 2021. Se diamo per valido stElo, un signor nessuno è emerso sbalzando Djokovic dal gradino più alto! Una promessa argentina gioca come uno dei primi 15 semplicemente avendo vinto alcuni Challenger! Per gli altri francesi, Jeremy Chardy è ben più che uno con cui palleggiare!
Le storie che fanno notizia ci sono, come ogni anno. È un peccato che siano seppellite da tutte le chiacchiere su quelli che hanno vinto la passata stagione. ◼︎
Note:
[1] Ho aggiunto le valutazioni stElo maschili e femminili su Tennis Abstract, e le aggiornerò ogni settimana.