Pubblicato il 9 gennaio 2020 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Nell’ultimo podcast, insieme a Carl Bialik e Jeff McFarland si è parlato della posizione di Caroline Wozniacki tra le grandi dell’era Open. È nelle prime 10 per numero di settimane al primo posto, ma ha vinto solo uno Slam. Secondo l’indice Championship Shares di McFarland, entra a malapena tra le prime 30. Alla stessa domanda su Twitter, la maggioranza si è schierata per un posto fuori dalle prime 20:
È sempre difficile mettere a confronto le diverse forme di successo di una giocatrice — le settimane al primo posto, gli Slam vinti e altri titoli — anche senza provare a tenere conto dell’epoca in cui sono state ottenute. Altrettanto complicato è il paragone tra differenti tipologie di carriera. Per più di un decennio, Wozniacki ha dimostrato di essere una costante minaccia al vertice del tennis, rispetto ad altre che hanno vinto più slam ma con un’esplosione di alto livello di gioco concentrata in un tempo molto più ridotto.
Arriva Elo in soccorso
Quanto deve essere forte una giocatrice per essere considerata una “grande”? Non mi aspetto una posizione univoca ma, come vedremo, il consenso non è necessario. Se diamo un’occhiata alle valutazioni Elo del momento, emerge un numero netto che fa al caso nostro. Ci sono sette giocatrici con una valutazione superiore a 2000: Ashleigh Barty, Naomi Osaka, Bianca Andreescu, Simona Halep, Karolina Pliskova, Elina Svitolina, e Petra Kvitova. Aryna Sabalenka non rientra nel gruppo per pochissimo.
Altre 25 giocatrici in attività hanno raggiunto, alla massima forma, una valutazione di almeno 2000, dalle grandi di sempre come Serena Williams e Venus Williams fino a giocatrici con un breve ma intenso periodo di eccellenza, come Alize Cornet e Anastasia Pavlyuchenkova. Dal 1977, 88 giocatrici hanno terminato almeno una stagione con una valutazione Elo di 2000 o più punti, e 60 ci sono riuscite almeno due volte.
I limitati dati a disposizione costringono a partire dal 1977. Non ho risultati completi, o nemmeno qualcosa di simile, per l’inizio e la metà degli anni ’70. Sfortunatamente, questo si traduce nella sottovalutazione di alcune giocatrici la cui carriera è iniziata prima del 1977, come Chris Evert, e in una valutazione ancora più risicata delle grandi del decennio precedente, come Billie Jean King e Margaret Court. Nell’elenco definitivo delle 60 ci sono giocatrici degli ultimi 45 anni che chiunque considera di élite, insieme alla solita dose di sorprese (vi ricordate di Irina Spirlea?). Ne parlerò in dettaglio a breve.
La misura della grandezza
Raggiungere una valutazione Elo di 2000 a fine stagione è un traguardo notevole. Per le più grandi però, si tratta semplicemente dello standard d’ingresso. Serena ha avuto anni con valutazione sopra ai 2400 e Steffi Graf è riuscita a superare 2500. Per ogni stagione, trasformerò la valutazione Elo a fine anno in un “quoziente di grandezza”, facilmente inteso come la differenza tra la valutazione a fine anno e il valore 2000. Nel 2019, Barty ha terminato la stagione con una valutazione di 2123, quindi il suo quoziente di grandezza (QG) è 123.
Per misurare la grandezza di una giocatrice sull’arco della carriera, troviamo tutte le stagioni con una valutazione Elo maggiore di 2000 e le sommiamo. Per Serena, si tratta della somma del quoziente di 20 stagioni singole, un risultato incredibile. Wozniacki ne ha avute nove mentre, per il momento, quelle di Barty sono due. Mi dilungherò più avanti sui motivi di preferenza per questa metodologia e sul significato dei numeri che emergono.
Vediamo prima la classifica. La tabella mostra tutte le giocatrici con almeno due stagioni valide ai fini del computo. La colonna “Stagioni” indica il numero di anni con una valutazione Elo a fine stagione di almeno 2000 punti, mentre la colonna “Max” è la più alta valutazione Elo a fine stagione mai raggiunta dalla giocatrice.
Class Giocatrice Stagioni Max QG 1 Steffi Graf 14 2505 4784 2 Serena Williams 20 2448 4569 3 Martina Navratilova 17 2442 4285 4 Venus Williams 14 2394 2888 5 Chris Evert 14 2293 2878 6 Lindsay Davenport 12 2353 2744 7 Monica Seles 11 2462 2396 8 Maria Sharapova 13 2287 2280 9 Justine Henin 9 2411 2237 10 Martina Hingis 8 2366 1932 11 Kim Clijsters 9 2366 1754 12 Gabriela Sabatini 9 2271 1560 13 Arantxa Sanchez Vicario 12 2314 1556 14 Amelie Mauresmo 6 2279 1113 15 Victoria Azarenka 9 2261 1082 16 Jennifer Capriati 8 2214 929 17 Jana Novotna 9 2189 848 18 Conchita Martinez 11 2191 836 19 Caroline Wozniacki 9 2189 674 20 Tracy Austin 5 2214 647 Class Giocatrice Stagioni Max QG 21 Mary Pierce 8 2161 637 22 Elena Dementieva 9 2140 629 23 Simona Halep 7 2108 562 24 Svetlana Kuznetsova 6 2136 543 25 Hana Mandlikova 6 2160 516 26 Jelena Jankovic 4 2178 450 27 Pam Shriver 5 2160 431 28 Vera Zvonareva 5 2117 414 29 Agnieszka Radwanska 8 2106 399 30 Ana Ivanovic 5 2133 393 31 Petra Kvitova 6 2132 346 32 Na Li 4 2095 310 33 Anastasia Myskina 4 2164 290 34 Anke Huber 6 2072 277 35 Mary Joe Fernandez 4 2110 274 36 Nadia Petrova 6 2094 265 37 Dinara Safina 3 2132 240 38 Andrea Jaeger 4 2087 237 39 Angelique Kerber 4 2109 224 40 Nicole Vaidisova 3 2121 222 Class Giocatrice Stagioni Max QG 41 Manuela Maleeva Fragniere 6 2059 194 42 Anna Chakvetadze 2 2107 174 43 Ashleigh Barty 2 2123 162 44 Helena Sukova 3 2078 150 45 Jelena Dokic 2 2110 142 46 Iva Majoli 2 2067 119 47 Elina Svitolina 3 2052 108 48 Garbine Muguruza 2 2061 98 49 Zina Garrison 2 2065 96 50 Samantha Stosur 3 2061 92 51 Daniela Hantuchova 2 2050 80 52 Irina Spirlea 2 2064 76 53 Nathalie Tauziat 3 2041 73 54 Patty Schnyder 2 2057 70 55 Chanda Rubin 3 2034 68 56 Marion Bartoli 2 2033 66 57 Sandrine Testud 2 2041 62 58 Magdalena Maleeva 2 2024 41 59 Karolina Pliskova 2 2028 37 60 Dominika Cibulkova 2 2007 7
È possibile che qualche posizione non vi trovi d’accordo. Vale anche per me, non è l’elenco a cui avrei pensato, ma la reazione immediata è che siamo comunque di fronte a un risultato solido nonostante la semplicità dell’algoritmo. In generale, le giocatrici con massimi su più anni sono vicine al vertice, ma solo perché hanno mantenuto eccellenza per gran parte della carriera. Un massimo di diverse stagioni come quello di Conchita Martinez non determina un passaggio automatico alle prime 10.
Da una prospettiva opposta, è un metodo che assegna credito a quelle giocatrici che hanno avuto un rendimento molto alto per periodi temporali limitati. Amelie Mauresmo e Tracy Austin entrano nelle prime 20 con non più di sei stagioni valide, mentre altre con lo stesso numero di anni con un Elo di almeno 2000, vedasi Manuela Maleeva Fragniere, si trovano molto più in basso.
Steffi, Serena e la soglia di 2000
Qual è esattamente il significato della soglia Elo di 2000 punti? Nell’accezione più semplice, è una linea di demarcazione tra giocatrici da considerare e da eliminare (mi spiace, Aryna, arriverà anche il tuo momento). D’interpretazione meno immediata, è un confronto fra stagioni di altissimo livello. Ad esempio, abbiamo visto che il QG di Barty nel 2019 è stato di 123. Con un Elo di 2505, nella stagione 1989 Graf ebbe un QG di 505. La scelta della soglia di 2000 punti implica che la stagione migliore di Graf ha approssimativamente un valore quattro volte quello della stagione migliore di Barty. Non è però una legge fisica. Se cambiassimo la soglia a 1900, il QG di Barty sarebbe 223, rispetto a 605 del migliore QG di Graf. In questo modo, la stagione di Graf varrebbe circa solo tre volte tanto.
Più bassa la soglia, maggior valore attribuiamo alla longevità e minore a stagioni veramente eccezionali. Riducendo la soglia a 1950, Serena prende il posto di Steffi in cima alla classifica (ma, in ogni caso, sono molto vicine). Anche se Williams ha avuto uno dei massimi più alti nella storia del tennis, è la sua longevità a renderla una giocatrice fuori dal comune. Non voglio ritrovarmi a decidere chi tra Serena o Steffi dovrebbe essere al primo posto, perché non è una statistica precisa e, per quanto mi riguarda, è in sostanza un pareggio (e lasciando da parte il discorso sulla differenza tra epoche). Non voglio nemmeno accomodare i parametri per far emergere un risultato invece di un altro.
La posizione di Wozniacki
Arriviamo a Wozniacki, da cui è partito questo articolo. Il quoziente di grandezza la mette al 19esimo posto tra tutte le giocatrici dal 1977, quasi esattamente a metà strada tra la sua posizione nell’elenco delle settimane al numero 1 e quella nella Championship Shares, che attribuisce più peso ai titoli vinti. In possesso di dati migliori per il primo decennio dell’era Open, Wozniacki, in compagnia di altre giocatrici, perderebbe qualche posizione. King, Court e Evonne Goolagong Cawley la farebbero uscire dalle prime 20. Anche Viriginia Wade potrebbe reclamare spazio tra le prime 20. Si potrà sempre discutere sull’esatta posizione di Wozniacki, ma siamo arrivati a un intervallo plausibile per la vincitrice degli Australian Open 2018.
Soluzioni che mirano a ottenere un numero specifico non sono mai perfette, in parte perché dipendono da ipotesi come la soglia Elo di cui si è parlato. Il fatto che producano elenchi che sembrano autorevoli, non significa che possano rappresentare l’ultima parola in merito. Di contro, offrono benefici enormi in discussioni di questo tipo, perché permettono di trovare un accordo su aspetti minori altrimenti irrisolvibili, come il livello della competizione quando si agguanta il primo posto della classifica, la fortuna del tabellone agli Slam vinti e persi, l’impatto del calendario sulla classifica, e via dicendo.
Grazie a una valutazione che incorpora i risultati di tutte le partite contro tutte le avversarie, Elo tiene conto di queste informazioni. Nel confronto tra le grandi di sempre, molti tifosi fanno spesso affidamento a un solo numero, gli Slam vinti. Con il quoziente di grandezza possono fare ora molto meglio. ◼︎
Who’s the GOAT? Balancing Career and Peak Greatness With Elo Ratings