Pubblicato l’11 gennaio 2019 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati
// In un precedente articolo, ho illustrato la differenza di risultato tra la simulazione del tabellone effettivo degli Australian Open basato sulle valutazioni Elo e 100.000 simulazioni casuali. In questo caso, invece di limitarmi a rimescolare il tabellone secondo le regole dell’ATP ma mantenendo le teste di serie assegnate dagli organizzatori, ho riattributo le teste di serie sulla base delle valutazioni Elo specifiche per il cemento.
Come ormai certamente saprete, le valutazioni Elo specifiche per superficie determinano una classifica diversa, e probabilmente più accurata, rispetto a quella ufficiale.
Pur avendo la mia variante delle valutazioni Elo, non ne pubblico gli esiti perché la disponibilità di classifiche Elo generate da una manciata di siti e tra loro solo leggermente divergenti non ha per me molto senso. Ho usato quindi le valutazioni Elo specifiche per il cemento di Tennis Abstract, che ritengo superiori a tutte le altre.
Tuttavia, avendo utilizzato la mia variante Elo per prevedere il tabellone effettivo, ho eseguito le simulazioni con le teste di serie riattribute mediante lo stesso criterio, per garantire un confronto omogeneo.
Riattribuzione mantenendo intatte le altre posizioni
La tabella mostra ciò che accade con le nuove teste di serie basate su Elo ma con le altre posizioni nel tabellone che rimangono immutate.
In altre parole, la testa di serie nel sedicesimo di Novak Djokovic è sempre la numero 25, ma appartiene a un altro giocatore (Martin Klizan al posto di Denis Shapovalov). Non ci sono problemi per i giocatori che da teste di serie effettive rimangono teste di serie anche con Elo. È solo la loro posizione che cambia tra le teste di serie.
Ci sono però cinque giocatori a cui Elo darebbe la testa di serie che non lo sono nel tabellone effettivo: Stanislas Wawrinka, Nick Kyrgios, Tomas Berdych, Klizan e John Millman. Questo comporta che cinque teste di serie reali perdono il loro vantaggio, e cioè Marco Cecchinato, Diego Schwartzman, Pablo Carreno Busta, Hyeon Chung e Steve Johnson.
Cecchinato è l’esempio più eclatante, avendo la testa di serie numero 17 a fronte di una valutazione Elo sul cemento fuori dai primi 100. Ai fini dell’analisi, ho invertito il posto dei cinque giocatori che hanno perso la testa di serie con quello dei giocatori che li hanno sostituiti (ad esempio, Cecchinato va al posto di Wawrinka, Schwartzman al posto di Kyrgios, etc).
Si può vedere l’effetto della riattribuzione delle teste di serie rispetto al tabellone effettivo. Il colore rosso indica un esito sfavorevole per il giocatore, quello verde un esito favorevole. I numeri tra parentesi sono le nuove teste di serie.
Da cosa nasce cosa
La maggior parte dei risultati erano prevedibili e essenzialmente senza conseguenze (una variazione di +/- 0.5%). Anche l’effetto su quei giocatori che ci si aspetta in finale o per la vittoria del titolo è molto ridotto.
Non sorprende che per i cinque giocatori che da non teste di serie sono diventati teste di serie la possibilità di raggiungere i quarti di finale è aumentata in media del 4.1%, anche se quella di Wawrinka in realtà e diminuita di poco.
Per i cinque giocatori che hanno invece perso la testa di serie la possibilità di un quarto di finale è diminuita in media del 3.2%, tranne che per Johnson, per il quale non è variata.
I giocatori che hanno conservato la testa di serie e che ricevono una valutazione ben più favorevole da Elo che dalla classifica ufficiale, come ad esempio Daniil Medvedev, hanno beneficiato di una spinta importante, ma vale anche il viceversa (come per John Isner).
Forse ancora più interessante è il concatenamento di conseguenze che una modifica genera sui giocatori. La testa di serie di Borna Coric non è cambiata (numero 11) e nemmeno il suo posto nel tabellone, eppure la sua probabilità di arrivare ai quarti è diminuita del 10%, perché sia Kevin Anderson che Daniil Medvedev si sono spostati nella sua zona, e anche Kyrgios si è ritrovato in quel sedicesimo.
Kei Nishikori è sceso dalla testa di serie 5 alla numero 8, e ne ha tratto svantaggio per il movimento degli altri giocatori intorno a lui.
Il gemello malefico degli Australian Open
In questa versione del tabellone, le teste di serie sono state riassegnate usando le valutazioni Elo di Tennis Abstract. Ho eseguito anche 100.000 simulazioni facendo muovere tutte le teste di serie (tranne la numero 1 e 2) e altri giocatori, secondo le regole previste dall’ATP. La mia speranza è di ottenere, in questo universo alternativo, il caos totale.
Come in precedenza, rosso e verde indicano miglioramento e peggioramento e i numeri tra parentesi sono le nuove teste di serie.
Teoria del caos (fallita)
In parole semplici, non siamo in presenza di caos. Ci sono sicuramente conseguenze di rilievo per alcuni giocatori, la quasi totalità teste di serie (o teste di serie prima della riattribuzione), ma si manifestano nei primi turni, fino ai quarti di finale.
Questo tipo di scenario potrebbe aver effetto cumulato di maggior peso nel corso di un’intera stagione. In un articolo di fine dicembre 2018 è emerso che durante una stagione la fortuna (o sfortuna) cumulata del tabellone effettivo nei confronti di tabelloni casuali non ha avuto impatto determinante, si è in larga parte annullata.
Sembra che riattribuire le teste di serie con un metodo che non sia la classifica determini un effetto cumulato maggiore, del quale però non c’è assoluta chiarezza. Potrebbe fare di Medvedev un esperto di analisi di tennis, anche se temo di non potermi offrire volontario per essere il suo interlocutore sull’argomento. ◼︎