Pubblicato l’11 agosto 2018 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Alexander Zverev vince tornei Masters. Stefanos Tsitsipas batte giocatori tra i primi 10. Denis Shapovalov, Frances Tiafoe e anche Alex De Minaur rendono la vita complicata ai veterani del circuito maschile.
Per la maggior parte degli ultimi dieci anni, il tennis maschile è stato dominato da discussioni sul fenomeno dell’invecchiamento al vertice. Ancora oggi, metà delle posizioni tra i primi 10 del mondo è appannaggio di giocatori che hanno superato i trent’anni.
Ondate dopo ondate di eccitanti promesse non sono riuscite a farsi strada e prendere il controllo, dovendo ripiegare su un’estenuante ascesa alla cima. Juan Martin Del Potro, a suo tempo indicato come l’uomo che avrebbe spodestato i Fantastici Quattro, raggiungerà solo lunedì 13 agosto 2018 la migliore posizione in classifica della carriera, al terzo posto…sei settimane prima di compiere 30 anni.
L’età media è in diminuzione
Sembra però che, finalmente, il tennis maschile stia ringiovanendo. Adolescenti come Shapovalov, Tiafoe, De Minaur emergono in concomitanza dell’uscita di scena di alcuni dei veterani più consolidati: i trentaseienni David Ferrer e Julien Benneteau hanno annunciato il ritiro a fine anno, cedendo nel frattempo in classifica come anche Feliciano Lopez e Ivo Karlovic.
Di conseguenza, l’età media dei primi 50 è in diminuzione, una tendenza che non si verificava da moltissimo tempo. Il grafico mostra l’età media dei primi 50 al termine di ogni stagione dal 1983, oltre all’età media – il valore all’estrema destra della curva – degli attuali primi 50.
IMMAGINE 1 – Età media dei primi 50 al termine della stagione, dal 1983
Alla fine del 2017, l’età media era di 29.0 anni, scendendo da quel momento ai 27.75 anni attuali. Si tratta della più grande variazione (crescente o decrescente) in un singolo anno degli ultimi 35 anni. Verso la fine degli anni ’90 e l’inizio del decennio successivo, ci sono stati molti anni “decrescenti”, ma nessuno di questi è mai arrivato a raggiungere nemmeno la metà della portata del calo attuale.
Rimane comunque un divario enorme tra la situazione attuale e il tempo in cui il tennis maschile era giovane. Se allarghiamo l’analisi ai primi 100, la variazione del 2018 è meno drammatica: considerando Ferrer, Benneteau, Lopez e altri giocatori tra la 51esima e la 100esima posizione, la media si attesta sui 28.1 anni, inferiore di circa solo sette mesi al corrispettivo numero alla fine della scorsa stagione. Seppur debole, anche questa evidenza di movimento giovanile punta nella stessa direzione: 28.1 è la più giovane età dei primi 100 dal 2012.
Salvo cambiamenti radicali nelle regole o nell’attrezzatura, è poco probabile che si possa tornare al tipo di gioco dei primi anni ’90 di cui i giovani erano padroni. Ma dopo dieci anni passati ad attendere, guardare e fare ipotesi, si osservano incrinature nella generazione più forte che il tennis maschile abbia espresso. E, finalmente, un gruppo di giovani giocatori è pronto a trarne vantaggio. ◼︎