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Un confronto tra i tornei sull’erba della stagione 2018

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Pubblicato il 18 luglio 2018 su HiddenGameOfTennis – Traduzione di Edoardo Salvati

// Il torneo di Newport segna la fine della stagione maschile 2018 sull’erba. Nel calendario attuale ci sono otto appuntamenti a stagione su questa superficie: cinque ATP 250, due ATP 500 e una prova dello Slam. Per ciascun torneo del calendario elaboro durante l’anno alcuni numeri sulla base della bravura dei giocatori nel tabellone principale e della competitività del tabellone principale.

Bravura negli Slam

La parte relativa alla bravura è composta dalle mie valutazioni Elo specifiche per superficie ottenute secondo tre metodi di calcolo: 1) La media Elo dei giocatori nel tabellone principale, 2) la differenza tra il giocatore con la valutazione Elo più alta e quello con la più bassa (Max – Min) e 3) la deviazione standard delle valutazioni Elo nel tabellone principale.

Va detto che le mie valutazioni Elo specifiche per erba contengono in realtà anche qualche risultato sul cemento, perché per l’erba i dati a disposizione sono estremamente ridotti, si tratta di superfici più con similarità che differenze, e ci sono più partite recenti sul cemento che aiutano a individuare lo stato di forma attuale di un giocatore. Le prestazioni sull’erba sono più datate di quelle sul cemento che utilizzo nel calcolo delle valutazioni Elo specifiche per l’erba.

Competitività negli Slam

La parte relativa alla competitività pone le seguenti domande alle mie previsioni del torneo: quale percentuale di giocatori del tabellone principale 1) ha una probabilità di almeno il 20% di arrivare ai quarti di finale, 2) ha una probabilità di almeno il 15% di raggiungere le semifinali, 3) ha una probabilità di almeno il 10% di arrivare in finale, 4) ha una probabilità di almeno il 5% di vincere il titolo e 5) ha una probabilità inferiore all’1% di raggiungere le semifinali?

Per avere un termine di paragone, iniziamo da Wimbledon, anche se è l’unico Slam sull’erba.

Direi che non servono spiegazioni, aggiungo solo che sono valori normali per uno Slam: una media Elo alta ma non fuori misura, un grande divario tra il migliore e il peggiore e un’alta deviazione standard. Dipende tutto dal fatto che ci sono 128 giocatori. Inoltre, gli Slam solitamente deprimono il numero di giocatori con probabilità di arrivare fino in fondo.

Vale la pena notare infatti che ci sono tipicamente quattro o cinque giocatori con quella che definiamo una buona possibilità di arrivare in finale o vincere il titolo, e circa il 75% dei partecipanti con praticamente nessuna possibilità di arrivare in semifinale. 

Quale 500? 

La tabella riepiloga i tornei ATP 500 sull’erba.

Rispetto agli Slam, ci si attende che la valutazione Elo media di un giocatore in un ATP 500 sia più alta, specialmente quando c’è la possibilità di guadagnare 500 punti in un tabellone a trentadue giocatori. La deviazione standard può non essere di molto inferiore a quella di uno Slam, perché spesso vengono assegnate wild card in modo generoso ed è più facile superare le qualificazioni di un 500 che in uno Slam.

Quindi, solitamente, ci saranno più giocatori con probabilità concreta di raggiungere i quarti di finale anche se, con solo quattro posti in semifinale (e dei giocatori forti che ci arriveranno), sono posizioni comunque ad accesso abbastanza limitato. Si fa notare la differenza tra gli Slam e i 500 nella percentuale di giocatori con praticamente nessuna possibilità di arrivare in semifinale, il 73% contro il 3%.

Credo si possa affermare che, dall’inizio come alla fine, nel 2018 il Queen’s Club è stato un torneo qualitativamente più solido di Halle.

Quale 250?

Passiamo ora agli ATP 250.

Sono i tornei in cui, di solito, la valutazione Elo è in media la più bassa, perché rientrano marginalmente o per nulla nel calendario dei giocatori di vertice. La varietà nella programmazione crea poi maggiore varietà nella differenza Max – Min e nella deviazione standard.

Sono molti di più i giocatori con possibilità di raggiungere i quarti di finale rispetto ai tornei più prestigiosi, ma anche qui le semifinali sono il collo di bottiglia. Inoltre, la gran parte dei giocatori ha probabilità di almeno l’1% di arrivare in semifinale (tranne a Stoccarda, e indovinate perché…)

Se non è stato particolarmente difficile capire che tra i 500 il Queen’s Club era meglio di Halle, su quale dei 250 ricade la scelta? Ben lontano dall’essere così ovvio. Se potreste essere sorpresi, io lo sono certamente stato, perché qualche volta dando un occhio ai partecipanti mi viene da pensare che sia un tabellone debole.

I numeri mostrano che tornei di una specifica categoria di punteggio sono, in termini di difficoltà, tra loro molto equilibrati. Se dovessi scegliere tra i 250 del 2018, prenderei s’Hertogenbosch. 

Farò una simile analisi a conclusione della stagione della terra battuta, e si potranno mettere a confronto anche i Masters. ◼︎

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