Pubblicato il 20 ottobre 2015 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Con tre eventi del circuito maggiore a disposizione per questa settimana (Mosca, Stoccolma e Vienna a partire dal 19 ottobre 2015, n.d.t.), Benoit Paire ha ritenuto che valesse la pena non giocarne nemmeno uno. Invece, il numero 23 del mondo è la prima testa di serie del Challenger di Brest, cosa che, con ampio margine, fa di lui il giocatore dalla classifica più alta ad essersi iscritto a un Challenger nel 2015.
I giocatori tra i primi 50 possono decidere di partecipare a un Challenger se ricevono un invito dagli organizzatori del torneo, e i giocatori tra i primi 10 possono decidere di non giocarli proprio. Però, dal 1990, un giocatore tra i primi 50 ha partecipato a un Challenger poco più di 500 volte, vale a dire circa venti all’anno (alcuni di questi giocatori non hanno avuto bisogno di una wild card, poiché l’iscrizione è collegata alla classifica posseduta molte settimane prima del torneo, periodo durante il quale le posizioni dei giocatori salgono o scendono).
Paire mantiene l’anomalia che lo contraddistingue
Molti dei giocatori che ricevono una wild card rientrano in due categorie: o sono quelli che perdono ai primi turni degli Slam o di Master come Indian Wells e Miami, o sono specialisti della terra battuta alla ricerca di altre occasioni per giocare sulla superficie. La decisione di Paire – in linea con il suo stile – non sembra seguire nessuna di queste frequenti modalità.
La tabella riepiloga i giocatori con la classifica più alta ad aver giocato tornei Challenger dal 1990. Nella colonna dei risultati la vittoria del titolo è indicata con “V”, mentre gli altri sono i turni in cui il giocatore ha perso.
Anno Evento Giocatore Class. Turno 2003 Braunschweig Schuettler 8 R16 1991 Johannesburg Korda 9 SF 1994 Barcellona Berasategui 10 V 1994 Graz Berasategui 11 R16 2008 Sunrise Gonzalez 12 QF 2004 Lussemburgo Johansson 12 V 2011 Prostejov Youzhny 13 QF 2008 Prostejov Berdych 13 QF 2003 Praga Schalken 13 V 2005 Zagabria Ljubicic 14 V 2004 Bratislava Hrbaty 14 F 2004 Prostejov Novak 14 QF 2003 Prostejov Novak 14 R32 2007 Dnepropetrovsk Canas 15 SF 2002 Prostejov Novak 15 F 1998 Segovia Berasategui 15 QF 1997 Braunschweig Mantilla 15 F 1997 Zagabria Berasategui 15 V
* Rainer Schuettler e Petr Korda non erano tra i primi 10 un paio di settimane prima dell’inizio dei rispettivi tornei.
Un rapido sguardo potrebbe far pensare che sia Alberto Berasategui ad aver giocato più Challenger da classificato tra i primi 50. In realtà ci va vicino, è infatti alla pari con Jordi Arrese al secondo posto con 12 partecipazioni. Il giocatore che ha giocato sul circuito Challenger più spesso è stato Dominik Hrbaty, con 17 tornei da classificato tra i primi 50 (tra i giocatori in attività è Andreas Seppi a detenere il record, con nove).
Risultati ottenuti in ogni turno
Nonostante tutti quei tentativi, Hrbaty non ha ottenuto particolare successo come classificato di lusso nei Challenger; ne ha vinti infatti solo due e ha raggiunto una finale. Naturalmente, i giocatori tra i primi 50 non hanno garanzia di vincere questi tornei ma, in generale, hanno fatto meglio di Hrbaty, vincendo il 18% dei possibili tornei. La tabella riepiloga i risultati ottenuti da giocatori tra i primi 50 per turno raggiunto.
Risultato Frequenza Titolo 18.1% Perso in F 9.3% Perso in SF 11.3% Perso in QF 17.1% Perso in R16 22.0% Perso in R32 22.2%
Paire è un giocatore migliore rispetto alla media classifica di questo campione di giocatori, equivalente al 37esimo posto. Considerando anche la superficie favorevole, il mio algoritmo gli assegna un pronostico molto più ottimistico, leggermente superiore a una possibilità su tre di vincere il torneo. Con un titolo Future, uno del circuito maggiore e un paio di vittorie nei Challenger, ci può stare che Paire aggiunga un’altra stranezza alla sua onnicomprensiva stagione (Paire ha poi perso in finale da Ivan Dodig per 7-5 6-1, ma ha vinto il Challenger di Mouilleron Le Captif giocato il mese successivo, n.d.t.).
Rendimento per singolo turno
Ho verificato anche il rendimento per ogni singolo turno di Challenger dei giocatori con classifica tra i primi 50 rispetto a quello degli altri giocatori, raggruppati in funzione della loro classifica.
Class. P. R32 P. R16 P. QF P. SF P. F Vitt. 1 - 50 22% 22% 17% 11% 9% 18% 51 - 100 31% 23% 17% 12% 7% 10% 101 - 150 39% 23% 16% 10% 5% 6% 151 - 200 44% 26% 15% 8% 4% 4% 201 - 250 49% 26% 13% 6% 3% 2%
I classificati tra i primi 50 fanno decisamente meglio del primo o secondo gruppo di giocatori immediatamente inferiore solo in due turni: il primo turno e la finale. Questo può dipendere dal fatto che i giocatori più forti considerino questi tornei come occasione per allenarsi in dinamiche da partita e si accontentino della fiducia sul proprio stato di forma che arriva da una vittoria al primo turno. E forse poi non vogliono stancarsi troppo o rischiare infortuni. Se invece hanno raggiunto la finale, può essere che abbiano particolare interesse in quel torneo e che quindi giochino per vincerlo.
Record di vittorie e sconfitte per turno
Come mostrato in tabella, il record di vittorie e sconfitte per ogni turno è un’altra modalità di analisi.
Class. R32 R16 QF SF F 1 - 50 77.7% 71.5% 69.2% 70.8% 65.9% 51 - 100 69.0% 66.9% 62.2% 58.5% 57.1% 101 - 150 60.7% 61.5% 57.2% 54.9% 53.9% 151 - 200 55.9% 53.5% 50.7% 49.7% 47.8% 201 - 250 50.9% 48.3% 46.4% 45.8% 46.8%
Sono un po’ sorpreso che le percentuali per ogni gruppo non scendano più drasticamente con il turno. Va detto che per il gruppo con più giocatori (i classificati dalla posizione 100 alla 250) ci sono molte partite tra giocatori classificati nello stesso gruppo, così che le percentuali si assestano sul 50%. Però, le minime differenze in alcuni di questi risultati confermano quanto possa essere equilibrato il campo partecipanti di un Challenger. ◼︎