Pubblicato l’8 settembre 2017 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati
// Aggiornamento: rispetto alla prima versione di questo articolo, ho modificato la definizione di “difficoltà di percorso” in “facilità di percorso”, per meglio riflettere il senso della statistica che ho introdotto.
Rafael Nadal e Kevin Anderson hanno raggiunto la finale degli US Open 2017, quindi siamo in grado di determinare con precisione il valore della facilità di percorso per entrambi, a seconda di chi vinca la finale. Per Nadal il numero rimane identico a 51.4% e, dovesse vincere, la sua media in carriera per i 16 Slam aumenterebbe a circa il 15%. La facilità di percorso fino al titolo per Anderson è “solo” di 41.3% (rispetto al 47.1% calcolato non sapendo i nomi dei finalisti), che varrebbe il nono posto nel terzultimo elenco dell’articolo e al secondo posto, anche se di poco, tra i percorsi più facili degli ultimi trenta US Open.
Molti commenti sono stati espressi sulla debolezza di alcune sezioni del tabellone del singolare maschile degli US Open 2017, che sono sembrate tenute insieme con lo scotch. Diversi tra i giocatori più forti non hanno partecipato per infortunio e molti altri sono usciti ai primi turni. Pablo Carreno Busta ha raggiunto i quarti di finale battendo quattro qualificati ed è plausibile che Nadal possa vincere il torneo senza aver sconfitto un solo giocatore dei primi 20 del mondo.
Nulla di questo però dipende dai giocatori stessi, il cui compito è affrontare solo chi si trova dall’altra parte della rete. Non sapremo mai come si sarebbero comportati con un gruppo più agguerrito di avversari. La debolezza del tabellone però potrebbe influenzare il nostro ricordo del torneo. Se lasciamo che sia la qualità del campo partecipanti a rimanere impressa nella mente, dovremmo allora almeno tentare di mettere a confronto i giocatori del torneo 2017 con quelli di passate edizioni degli Slam.
Come misurare i percorsi di un tabellone
Ci sono diversi modi per quantificare la qualità di un tabellone. Visto che siamo interessati allo specifico insieme di avversari affrontati dai giocatori rimasti nel torneo, abbiamo bisogno di una statistica che concentri l’attenzione su di loro. Non è rilevante ad esempio che Nick Kyrgios fosse in tabellone, dato che nessuno dei semifinalisti ha dovuto giocarci contro. Invece della difficoltà del tabellone quindi, ci interessa quella che chiamerò “facilità di percorso”. È un concetto piuttosto immediato: quanto è difficile battere lo specifico insieme di avversari che Nadal (per fare un nome) ha dovuto affrontare?
Per arrivare a un numero, ci servono alcuni fattori: le valutazioni Elo ponderate per superficie di ciascuno degli avversari del giocatore considerato, insieme a una sorta di “Elo di riferimento” per un semifinalista medio di Slam (o finalista, o vincitore). Per stabilire la facilità di percorso di Nadal fino a questo momento, non vogliamo utilizzare la valutazione Elo di Nadal, perché se così facessimo, lo stesso identico percorso sembrerebbe più semplice o più difficile in funzione della qualità del giocatore che ha dovuto affrontarlo.
(L’esatto valore dell’“Elo di riferimento” non è così importante, ma per chi fosse interessato ai numeri, ho trovato la valutazione Elo media per ogni semifinalista, finalista e vincitore di tutti gli Slam dal 1988 su ciascuna delle tre superfici. Sul cemento, quei numeri sono rispettivamente 2145, 2198 e 2233. Per misurare la facilità di percorso fino alla semifinale, ho utilizzato il primo di quei numeri, per la facilità di percorso fino alla vittoria, ho utilizzato l’ultimo.)
Il percorso più difficile è di Del Potro
Per misurare la facilità di percorso dobbiamo rispondere a questa domanda: qual è la probabilità che (ad esempio) il semifinalista medio di Slam batta questo particolare insieme di giocatori? Nel caso di Nadal, deve ancora affrontare un giocatore con una valutazione Elo ponderata per il cemento superiore a 1900, e il tipico semifinalista con valutazione 2145 batterebbe i giocatori affrontati da Nadal il 71.5% delle volte. Si tratta di un percorso leggermente più facile di quello che Anderson ha dovuto fare per arrivare in semifinale, ma leggermente più difficile di quello di Carreno Busta. Juan Martin Del Potro invece si trova in un pianeta tutto suo. La tabella riepiloga i numeri relativi alla facilità di percorso dei quattro semifinalisti, mostrando quanto sia stato difficile (o facile) arrivare in semifinale, quanto lo sia per la finale e poi per il titolo.
Semifinalista Percorso: SF F Vittoria Nadal 71.5% 49.7% 51.4% Del Potro 9.1% 7.5% 10.0% Anderson 69.1% 68.9% 47.1% Carreno Busta 74.3% 71.2% 48.4%
(Non sapendo ancora, al momento della stesura, il percorso di ogni giocatore fino alla vittoria finale, ho fatto una media delle valutazioni Elo dei potenziali avversari. Anderson e Carreno Busta sono molto simili, quindi per Nadal e Del Potro, i loro potenziali avversari, non fa molta differenza.)
Stranezze
C’è una stranezza che emerge da questa statistica e che forse avete notato: nel caso di Nadal e Del Potro, la difficoltà di raggiungere la finale è maggiore di quella per la vittoria del torneo! Naturalmente non ha senso che sia così, ma i numeri si comportano in questo modo per via dell’“Elo di riferimento” che ho utilizzato. Il vincitore medio di Slam è più forte del finalista medio di Slam, quindi la tabella di fatto sottolinea come sia più facile per il vincitore medio di Slam battere i sette avversari di Nadal di quanto non sia facile per il finalista medio di Slam sconfiggere i primi sei avversari di Nadal. È una statistica più efficace nel raffronto tra percorsi passati dello stesso livello, quindi vittoria finale rispetto a vittoria finale, semifinale verso semifinale, ed è quello che farò nel resto dell’articolo.
Eccezioni e stranezze a parte, colpisce quanto più facili siano stati gli altri tre percorsi fino alla semifinale rispetto a quello di Del Potro, che si è rivelato molto più arduo. Anche se scontiamo la difficoltà di battere Roger Federer – che Elo ritiene il miglior giocatore sul cemento al momento in attività pur non essendo a conoscenza dei suoi problemi fisici – il percorso di Del Potro è stato decisamente diverso da quello di Nadal e dei possibili finalisti.
Le “passeggiate” in contesto
Facilità di percorso fino alla semifinale di almeno il 69% sono estremamente rare. Anzi, i percorsi di Anderson, Carreno Busta e Nadal sono tra i dieci più facili degli ultimi trent’anni! La tabella elenca i dieci più facili percorsi precedenti a questi.
Anno Slam Semifinalista Difficoltà percorso 1989 Australian Open Muster 84.1% 1989 Australian Open Mecir 74.2% 1990 Australian Open Lendl 73.8% 2006 Roland Garros Ljubicic 73.7% 1988 Australian Open Lendl 72.2% 1988 Australian Open Cash 70.1% 2004 Australian Open Ferrero 69.2% 1996 US Open Chang 68.8% 1990 Roland Garros Gomez 68.4% 1996 Australian Open Chang 66.2%
Nell’ultimo decennio, il più facile percorso fino alla semifinale è stato quello di Stanislas Wawrinka al Roland Garros 2016, con una probabilità di vittoria del 59.8%.
Il percorso di Del Potro fino alla semifinale non è così estremo, ma è decisamente difficile se lo si osserva in riferimento al passato. Dei circa 500 semifinalisti dal 1988, solo quindici hanno avuto un percorso più facile del suo 9.1%. La tabella elenca i dieci percorsi più facili.
Anno Slam Semifinalista Difficoltà percorso 2009 Roland Garros Soderling 1.6% 1988 Roland Garros Svensson 1.9% 2017 Wimbledon Berdych 3.7% 1996 Wimbledon Krajicek 6.4% 2011 Wimbledon Tsonga 6.6% 2012 US Open Berdych 6.8% 2017 Roland Garros Thiem 6.9% 2014 Australian Open Wawrinka 7.0% 1989 Roland Garros Chang 7.1% 2017 Wimbledon Querrey 7.5%
Un’anteprima degli annali
Nel lungo periodo, saremo molto più interessati a sapere come il vincitore degli US Open 2017 abbia vinto il titolo di quanto sia riuscito a superare i primi cinque turni. Come abbiamo visto, tre dei quattro semifinalisti hanno avuto una facilità di percorso del 50% per la vittoria del titolo, vale a dire che un tipico vincitore di Slam avrebbe avuto una possibilità di circa 50/50 di battere questo specifico gruppo di sette avversari.
Nessun vincitore di Slam del recente passato l’ha avuta così facile. Il percorso di Nadal sarebbe il primo dei più facili negli ultimi trent’anni, mentre quello di Carreno Busta o di Anderson arriverebbero tra i primi cinque (se così dovesse essere, i valori precisi dipenderanno da chi affrontano in finale). La tabella riepiloga l’elenco dei giocatori che i tre semifinalisti hanno la possibilità di alterare.
Anno Slam Vincitore Facilità percorso 2002 Australian Open Johansson 48.1% 2001 Australian Open Agassi 47.6% 1999 Roland Garros Agassi 45.6% 2000 Wimbledon Sampras 45.3% 2006 Australian Open Federer 44.5% 1997 Australian Open Sampras 44.4% 2003 Australian Open Agassi 43.9% 1999 US Open Agassi 41.5% 2002 Wimbledon Hewitt 39.9% 1998 Wimbledon Sampras 39.1%
Agli Australian Open 2006, Federer ha beneficiato della fortuna per una facilità di percorso simile a quella di Nadal agli US Open 2017. Il suo titolo a Wimbledon 2003 per poco non si inseriva nei primi dieci. In confronto, Novak Djokovic non ha mai vinto uno Slam senza aver dovuto compiere un percorso di facilità superiore a 18.7%, quindi più difficile di quello di più della metà dei vincitori di Slam.
Anche Nadal ha dovuto sudare (non solo figurativamente) per collezionare i 15 Slam del suo palmarès. La tabella elenca i primi dieci più difficili percorsi fino alla vittoria finale.
Anno Slam Vincitore Facilità percorso 2014 Australian Open Wawrinka 2.2% 2015 Roland Garros Wawrinka 3.1% 2016 Us Open Wawrinka 3.2% 2013 Roland Garros Nadal 4.4% 2014 Roland Garros Nadal 4.7% 1989 Roland Garros Chang 5.0% 2012 Roland Garros Nadal 5.2% 2016 Australian Open Djokovic 5.4% 2009 US Open Del Potro 5.9% 1990 Wimbledon Edberg 6.2%
Come ho lasciato intendere nel titolo di questo articolo, se Nadal quest’anno, per il momento, è stato fortunato a New York, non è sempre andata così. Il suo nome compare tre volte in questa lista, avendo dovuto affrontare avversari più forti di qualsiasi altro vincitore Slam tranne Stanislas Wawrinka, il Davide che sconfigge i Golia.
Djokovic ha storicamente il percorso più impervio, ma anche Nadal ha dovuto darsi da fare
In media, i percorsi fino alla vittoria di Slam di Nadal non sono stati così impervi come quelli di Djokovic, ma rispetto a quelli di molti altri grandi degli ultimi dieci anni, Nadal ha dovuto darsi parecchio da fare. La tabella riepiloga la difficoltà di percorso media per i giocatori con almeno tre Slam, dal 1988.
Giocatore Slam da 1988 Facilità percorso media Wawrinka 3 2.8% Djokovic 12 11.3% Nadal 15 13.6% Edberg 4 14.6% Murray 3 18.8% Becker 4 18.8% Wilander 3 19.8% Kuerten 3 22.0% Federer 19 23.5% Courier 4 26.4% Sampras 14 28.9% Agassi 8 32.3%
Dovesse aggiungere anche gli US Open 2017 alla sua lista, la facilità di percorso medio di Nadal subirebbe un calo, ma comunque scenderebbe solo di un posto, dietro a Stefan Edberg. Dopo più di dieci anni di battaglie con giocatori tra i più forti di sempre negli ultimi turni di uno Slam, è onesto affermare che Nadal si è meritato questa passeggiata. ◼︎