Pubblicato il 22 maggio 2017 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati
// In un precedente articolo ho analizzato la prestazione al servizio sulla terra battuta dei probabili contendenti all’edizione 2017 del Roland Garros, vale a dire Rafael Nadal, Dominic Thiem, Novak Djokovic e Andy Murray, mostrando come Nadal sia riuscito a distanziare gli avversari in media tra i 5 e 15 punti percentuali al servizio. Si tratta di un dato di per sé impressionante, a maggior ragione se riferito ad alcuni degli avversari più diretti per la conquista del titolo.
Limitare l’analisi al servizio però non permette di avere un quadro completo dello stato di forma di un giocatore alla vigilia di uno Slam. E questo è particolarmente vero sulla terra, superficie che rende i giocatori intrinsecamente più difensivi, esaltandone le capacità alla risposta in misura probabilmente maggiore degli altri Slam.
Rispetto alla prestazione alla risposta, quali di questi quattro giocatori ha avuto la migliore stagione sulla terra sinora?
L’immagine 1 mostra le statistiche di prestazione alla risposta per ogni giocatore in tutte le partite (a esclusione dei ritiri pre e durante la partita) sulla terra nel 2017 (nella versione originale, è possibile visualizzare i singoli valori puntando il mouse sul grafico, n.d.t.). Non sorprende vedere Nadal in cima all’elenco con una media ponderata del 51% di punti vinti alla risposta che ha del miracoloso.
La ponderazione è il tentativo di considerare la qualità al servizio dell’avversario e rendere questi numeri più facilmente confrontabili tra diverse partite. È un approccio con il quale, ad esempio, un giocatore ottiene più credito per le sue capacità di risposta contro un avversario dal grande servizio come John Isner, rispetto a un giocatore dal servizio medio.
IMMAGINE 1 – Prestazione alla risposta sulla terra per i favoriti alla vittoria finale del Roland Garros
Sorprende il secondo posto di Djokovic
Più sorprendente è trovare Djokovic al secondo posto con una media ponderata del 44%, visti dei risultati sulla terra non certo esaltanti (quantomeno fino agli Internazionali d’Italia). Djokovic rimane molto staccato da Nadal, ma si tratta di un segnale positivo per ritrovare quella forma che nel 2016 gli ha fatto vincere il suo primo Roland Garros e che anche quest’anno potrebbe essere un vantaggio sugli avversari.
Murray e Thiem hanno ottenuto numeri simili alla risposta. Il rendimento di Murray però è stato caratterizzato da una spirale negativa, con prestazioni in calo continuo torneo dopo torneo, mentre quello di Thiem è stato più continuo, mostrando anche sprazzi di grandezza con tre partite al di sopra del 50% di media ponderata. Una di queste è stata proprio la vittoria contro Murray nella semifinale di Barcellona, un’altra contro Nadal agli Internazionali d’Italia.
Il rendimento di Thiem favorisce le sue possibilità a Parigi
Murray invece non è mai riuscito ad andare oltre il 50% di media ponderata in risposta, mentre Djokovic lo ha fatto una volta sola in semifinale agli Internazionali d’Italia contro Thiem, reduce da un’esaltante ma fisicamente impegnativa vittoria su Nadal nei quarti di finale. Interamente considerate, le prestazioni di Thiem alla risposta e al servizio muovono a favore delle sue possibilità al Roland Garros e della’scesa alle alte sfere del tennis. ◼︎
Return Leaders Among ATP’s Top Contenders for French Open Title