Pubblicato il 28 gennaio 2017 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati
// Rafael Nadal si è qualificato per la finale di singolare maschile degli Australian Open 2017 battendo Grigor Dimitrov in un’incredibile partita di cinque set che è durata più di quattro ore. Dei molti spunti offerti dalla partita, quello che più mi ha colpito (anche in ottica della finale) è stato il servizio di Nadal.
L’aumento dell’imprevedibilità al servizio..
Uno degli aspetti del gioco di Nadal che più mi sembra essere migliorato all’inizio del 2017 è appunto il servizio. Durante questa edizione degli Australian Open, Nadal ha servito e vinto punti con la prima intorno, o oltre, al 75%, cioè quanto fatto da John Isner e Ivo Karlovic. Il merito di questi risultati non è nella maggiore velocità o accuratezza del servizio, ma nella sua imprevedibilità. Per molto tempo, gli avversari di Nadal sapevano che avrebbe servito sul rovescio (in presenza di un destrimane) la maggior parte delle volte. Quest’anno non è stato così.
Nonostante però l’acquisita varietà, è risaputo che il gioco di Nadal può andare in crisi sotto pressione. Durante la telecronaca della semifinale, Jim Courier ha fatto un commento molto interessante quando ha detto che Nadal era ritornato a traiettorie di servizio più prevedibili dopo aver perso il secondo set. Era giusta l’osservazione di Courier?
IMMAGINE 1 – Preferenza di Nadal a servire la prima sul rovescio dell’avversario
..ma non quando è sotto pressione
Nelle precedenti edizioni degli Australian Open si vede che la frequenza con cui Nadal ha servito seguendo la sua preferenza per il rovescio dell’avversario (servizio esterno sul lato dei vantaggi e servizio al centro sul lato della parità) è stata generalmente di 3 volte superiore, come mostrato nell’immagine 1 (nella versione originale è possibile visualizzare i singoli valori puntando il mouse sul grafico, n.d.t.). Tuttavia, in partite combattute al meglio dei 5 set, la prevedibilità di questa scelta è aumentata drammaticamente.
Quest’anno, la prevedibilità di Nadal, fino alla semifinale, è stata contenuta, rendendo il suo servizio molto più efficace. Nella semifinale però, la strategia è diventata vulnerabile sotto pressione, come suggerito da Courier. Dopo aver perso il secondo set, Nadal si è rifugiato nella sicurezza delle abitudini, preferendo servire al centro, sul lato dalla parità, 5 volte più frequentemente. Nel quarto e nel quinto set è stato meno prevedibile sul lato della parità, ma più prevedibile su quello dei vantaggi. ◼︎