Pubblicato il 30 gennaio 2017 su StatsOnTheT – Traduzione di Edoardo Salvati
// Se siete rimasti sopraffatti dalla finale degli Australian Open 2017 tra Roger Federer e Rafael Nadal, la loro 35esima partita, come me vi lascerete trasportare dalle emozioni anche nei giorni successivi.
All’inizio del torneo, Federer aveva solo il 3% di probabilità di vittoria, mentre Nadal era ancora più sfavorito con solo l’1.5%. Entrambi quindi sono riusciti ad andare contro un pronostico per il quale non sarebbero dovuti arrivare in finale e segnare uno dei momenti più importanti della storia del tennis.
Una partita ancora più speciale delle precedenti
Per gli appassionati che seguono i due campioni dalla loro prima partita nel 2004, l’ennesimo confronto secondo le classiche dinamiche avrebbe potuto essere deludente. Di rientro da una stagione di infortuni, Federer e Nadal hanno giocato una partita allo stesso tempo frammentata e brillante. E in presenza di due giocatori che conoscono ormai a memoria i rispettivi stili di gioco ma capaci di mostrare ancora enorme passione per il tennis, ogni nuova partita in un torneo dello Slam è in qualche modo più speciale della precedente.
Nonostante il pesante record negativo di Federer nei confronti di Nadal (11 sconfitte su 23 partite, 0 vittorie su 3 agli Australian Open), la partita è apparsa molto combattuta. È sembrato che per ogni set ci fossero diversi momenti di alternanza nel vantaggio psicologico sull’avversario e in più di un’occasione ho pensato che Federer non fosse in grado di rimontare.
Le probabilità di vittoria rispetto a ciascun punto della finale
L’andamento altalenante della partita mi ha incuriosito nell’indagare le probabilità di vittoria rispetto a ciascun punto della finale. Se analizziamo le probabilità di Federer nel corso della partita, che tipo di risposte otteniamo su quanto la finale sia stata una battaglia di statistiche? O su quanto miracolosa sia stata poi la vittoria di Federer?
All’inizio della partita le probabilità di vittoria erano simili (con il sistema Elo che dava Federer leggermente favorito). Come mostrato nell’immagine 1, il primo e il terzo set hanno avuto identico andamento, con circa il 50% di probabilità di vittoria a testa e con un aumento delle probabilità a favore di Federer negli ultimi game del set (nella versione originale è possibile visualizzare i singoli valori puntando il mouse sul grafico, n.d.t.). Anche il secondo e il quarto set hanno avuto andamento simmetrico, ma in senso opposto, con Nadal cioè che ha ribaltato quanto costruito da Federer nel set precedente.
IMMAGINE 1 – Tabella delle probabilità di vittoria di Federer per la finale degli Australian Open 2017
L’andamento dei primi quattro set riflette quanto osservato da guardando la partita. In molte occasioni è sembrato di rivivere un deja vu, con Federer in grado di ottenere un buon margine per poi sembrare smarrire il controllo della partita, specialmente al servizio.
Quali sono stati quindi i punti più importanti per l’andamento della partita nei primi quattro set?
Set 1
Nel set 1, il settimo game è stato quello chiave. Federer ha aumentato le sue probabilità di vittoria in misura maggiore quanto è andato 15-30 sul servizio di Nadal e ha creato la prima opportunità di break vincendo il punto successivo. Entrambi i punti hanno fatto crescere le probabilità di vittoria di Federer di 10 punti percentuali. E la sua immediata conversione della palla break ha dato l’impressione che non ci sarebbero stati costosi passaggi a vuoto come nella finale degli US Open 2015.
Set 2
Il set 2 ha ribaltato il duro lavoro fatto da Federer nel set 1 dopo appena 4 game. Alla fine del quarto game, con Nadal avanti di due break, le probabilità di vittoria di Federer erano scese al 50%. Sebbene il break in suo favore nel quinto game gli ha permesso di recuperare qualche punto percentuale, la sconfitta nel set 2 ha riallineato le probabilità di vittoria all’inizio del set 3.
Set 3
Il primo game del set 3 è stato uno dei più lunghi. Federer ha fatto vedere di non aver abbandonato la partita quando ha salvato 3 palle break nei 14 punti di durata del game. È interessante notare che Nadal ha dovuto fare la stessa cosa nel quarto game per evitare di subire un secondo break nelle fasi iniziali del set. Tuttavia, a quel punto Federer era già salito sopra il 75% di probabilità di vittoria e continuava a mostrare lo stesso atteggiamento di fiducia avuto nel set 1.
Set 4
Il set 4 ha riportato la partita indietro nel tempo. In vantaggio due set a uno, Federer ha subito un passaggio a vuoto ed è stato il primo a subire il break, nel quarto gioco, dal quale non si è ripreso. Nadal ha avuto poca pressione al servizio e ha chiuso il set. All’inizio del quinto game del set 5, la partita sembrava per Federer ormai compromessa.
Il set 5
Dopo un’altra interruzione medica tra il set 4 e il set 5 che ha generato qualche polemica, Federer ha ripreso il gioco subendo il break nel primo game. Con Nadal che come al solito sembrava possedere energie per giocare altri cinque set, in pochi avrebbero potuto immaginare che questo sarebbe stato il set da montagne russe della partita. Con le sue probabilità di vittoria ridotte al 25%, Federer è riuscito a creare 3 palle break nel secondo game che non ha però poi convertito.
IMMAGINE 2 – Tabella delle probabilità di vittoria per Federer nel set 5 della finale degli Australian Open 2017
Nonostante le opportunità mancate, che devono aver pesato come un macigno, con un efficiente game di servizio Federer ha recuperato la speranza di poter fare affidamento sulla sua forma e volontà per compiere il miracolo. Ha di nuovo ottenuto un palla break nel successivo game di servizio di Nadal, il quarto game del set. Ancora una volta Nadal ha negato a Federer l’opportunità. Ma Federer ha risposto tenendo Nadal a freno e chiudendo facilmente il servizio nel game successivo.
Solo nel sesto game Federer è finalmente riuscito a sfruttare l’opportunità di fare il break tra le tante che aveva sino a quel momento creato. Federer si è trovato in una buona situazione di punteggio sul 30-40, ma con un vincente di dritto Nadal ha ristabilito la parità che si è protratta per diversi punti e che più volte in precedenza si era conclusa con la vittoria del game da parte di Nadal. Sebbene ci si aspettasse che Nadal sfruttasse la debolezza del rovescio di Federer, è stato proprio un brillante vincente di rovescio che ha dato a Federer la seconda palla break e la prima di sei – ottenute nel set 5 – che è riuscito a convertire.
I colpi di Nadal si sono accorciati nel finale di partita
Dopo un altro solido game di servizio da parte di Federer, il settimo game del set, è stato lui a mettere pressione, aspetto intuibile dalla profondità dei colpi a rimbalzo di Nadal. Più infatti Federer si avvicinava al finale di partita, più si accorciavano i colpi di Nadal. Sfruttando però le sue infinite qualità difensive, Nadal è riuscito a salvare quattro delle cinque palle break offerte a Federer, subendo il break solo quando Federer lo ha costretto a due errori di dritto consecutivi.
Stranamente, è stato il sistema Hawk-Eye ad assumere un ruolo di primo piano nell’ultimo game della partita. Ci sono state 3 chiamate che sono arrivate tutte nelle fasi conclusive. Due sono andate a favore di Federer, compresa la chiamata finale sul vincente di dritto di Federer che era più una preghiera di Nadal che un colpo effettivamente a rischio di essere fuori.
Una pietra miliare in una serata dal finale imprevisto
È stato un finale imprevisto di una serata in cui la 17esima testa di serie ha ottenuto il suo Slam numero 18 nella sua 100esima partita agli Australian Open. È stata una pietra miliare per Federer che i suoi tifosi ricorderanno per anni con emozione. ◼︎