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Le partite al meglio dei cinque set e l’improbabile crollo di Cilic

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Pubblicato il 28 novembre 2016 su TennisAbstract – Traduzione di Edoardo Salvati

// Alla vigilia dell’ultima giornata della finale di Coppa Davis in Croazia, la squadra di casa era nettamente favorita, grazie al vantaggio di 2-1 e alle ultime due partite in programma contro giocatori argentini di classifica inferiore. Per vincere sarebbe stato sufficiente un solo punto.

C’è da perdonare i tifosi croati per aver pensato che fosse ormai fatta quando Marin Cilic si è trovato 2 set a 0 contro Juan Martin Del Potro. Invece Del Potro si è ripreso andando a vincere in cinque set, e Federico Delbonis ha poi battuto Ivo Karlovic regalando all’Argentina la prima Coppa Davis.

Alcuni faranno notare come le 4 ore e 53 minuti della partita tra Cilic e Del Potro siano un’ulteriore prova della necessità di adottare il format al meglio dei tre set. Gli altri, tra cui il sottoscritto, le intenderanno come conferma del fatto che le partite al meglio dei cinque set debbano mantenere il loro ruolo nei palcoscenici più importanti del tennis.

Quel tipo di recuperi rimane vivo nella memoria

Se fosse stata una partita al meglio dei tre set, Cilic avrebbe portato il punto decisivo alla Croazia dopo due ore di gioco. Sfortunatamente per lui, si è fermato poco prima. Le mie valutazioni Elo per il singolare davano a Cilic il 36.3% di probabilità di battere Del Potro e a Karlovic il 75.8% di probabilità di battere Delbonis. Messe insieme, si tratta per la Croazia di una probabilità dell’84.6% di vincere la Coppa Davis. Dopo che Cilic ha vinto i primi due set, le sue probabilità hanno raggiunto l’81%, portando le probabilità della Croazia al di sopra del 95%. Nelle quattordici precedenti occasioni in cui si è trovato sotto 0-2, Del Potro non ha mai vinto la partita.

L’Argentina però ha recuperato. E i recuperi da due set di svantaggio rimangono vivi nella memoria, quindi è facile dimenticare quanto raramente accadano. Nel 2016, ce ne sono stati solo 28, rispetto a 656 partite al meglio dei cinque set, comprese 431 in cui un giocatore era in vantaggio 2-0. E il 2016 non è un anno insolito: dal 2000, le vittorie da due set di svantaggio non sono mai state più di 32.

Recuperare da 0-2 in Davis è ancora più raro

Recuperare da 0-2 in Coppa Davis è ancora più raro. Quest’anno, a livello di World Group, play-off inclusi, Del Potro è stato solo il secondo giocatore a recuperare e vincere la partita dei 61 che si sono ritrovati sotto 0-2. L’altro è stato Jack Sock, il cui recupero di luglio (proprio contro Cilic – di più su questo a breve) non è stato sufficiente a far raggiungere agli Stati Uniti le semifinali. Dal 2000, il 5.8% delle situazioni sul 2-0 si sono concluse in un recupero vittorioso del giocatore in svantaggio, ma solo il 4.3% nel World Group della Coppa Davis.

La stagione di Cilic da questo punto di vista è stata un’eccezione. Oltre ai suoi crolli da 2-0 contro Sock e Del Potro, Cilic ha perso alla stessa maniera il quarto di finale a Wimbledon 2016 contro Roger Federer. Nella storia dell’ATP, è solo la terza volta che un giocatore perde tre o più partite in una stagione in vantaggio di 2 set a 0: le altre due – Viktor Troicki nel 2015 e Jan Siemerink nel 1997 – probabilmente non riusciranno a consolare Cilic.

Il record di Cilic sottolinea comunque la rarità delle vittorie recuperando dallo 0-2. Prima del quarto di finale a Wimbledon, Cilic non aveva mai perso una partita dopo aver vinto i primi due set, per un totale di 60-0. Anche dopo la recente sconfitta, il record di Cilic in Coppa Davis sul 2-0 è un rispettabile 11-2. In carriera, il suo 66-3, pari al 95.7% di vittorie, è superiore alla media.

Una sfortunata sequenza dovuta al caso

A meno che Cilic non abbia la tendenza a farsi schiacciare dalla pressione in certi momenti (ma non in altre a quanto pare, vista la sua vittoria in cinque set contro Delbonis nella prima giornata della finale), la sua sfortunata sequenza di sconfitte può essere semplicemente dovuta al caso.

Oltre alla striscia di 60-0 interrotta a Wimbledon da Federer, non ha mai avuto problemi a raggiungere la vittoria avanti un set nelle partite al meglio dei tre set. Nel 2016, ha infatti vinto 29 partite al meglio dei tre set su 33 dopo aver vinto il primo set, pari a una frequenza sopra la media dell’88% (e una delle sconfitte è stata contro Dominic Thiem, quindi non aveva speranze).

Maggiore il numero di set da giocare in una partita, più è probabile che il giocatore migliore riesca a vincere. Questo è il motivo per il quale ci sono meno vittorie a sorpresa nelle partite al meglio dei cinque set rispetto a quelle al meglio dei tre, e anche il motivo per il quale i tiebreak sono spesso leggermente meglio del lancio della moneta.

Di solito, queste situazioni sono più favorevoli a un giocatore tra i primi 10 come Cilic: nella maggior parte delle partite, è il giocatore più forte. Ma in due dei suoi tre crolli in questa stagione, è rimasto vittima della circostanza in cui il giocatore favorito si affida al format più lungo per recuperare un’inizio di partita in cui ha giocato male.

Difficile ora battersi per l’accorciamento delle partite

Il dibattito sul format al meglio dei cinque set non smetterà sicuramente adesso, nonostante la finale di Coppa Davis abbia contribuito con un’altra indimenticabile maratona ad allungare un elenco già numeroso di partite. Ma dopo il recupero di Del Potro, sarà più difficile trovare qualcuno che si batta per l’accorciamento delle partite, specialmente in Argentina. ◼︎

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