Pubblicato il 24 novembre 2016 su TennisAbstract – Edoardo Salvati
// La notizia di oggi? Mark Philippoussis, finalista del torneo di Wimbledon 2003, pensa che Nick Kyrgios possa vincere l’Australian Open. Beh, la stagione sta per terminare, dobbiamo accontentarci di qualsiasi notizia disponibile.
In realtà, la questione è interessante: è in grado un giocatore così imprevedibile e mono-dimensionale di mettere insieme sette vittorie in fila in uno dei palcoscenici più importanti del tennis? Philippoussis – lui stesso non tra i giocatori più versatili – ha raggiunto due finali Slam. Un servizio potente può portare così lontano.
Il livello minimo accettabile alla risposta
L’anno scorso ho scritto un articolo in cui analizzavo il “gioco alla risposta minimo accettabile”, cioè il livello di successo alla risposta che un giocatore dovrebbe mantenere per raggiungere lo stratosfera del tennis maschile.
È raro infatti terminare una stagione tra i primi 10 senza aver vinto almeno il 38% dei punti alla risposta, per quanto alcuni giocatori, tra cui Milos Raonic, ci sono riusciti. Quando ho scritto quell’articolo, la media di Kyrgios nelle 52 settimane precedenti era di un misero 31.7%, quasi nella zona di manovra di John Isner e Ivo Karlovic.
Nel frattempo Kyrgios è migliorato. Nel 2016, ha vinto il 35.4% dei punti alla risposta, quasi uguale al 35.9% di Raonic, e in molti sono d’accordo nel dire che Raonic abbia avuto un’annata eccellente. Il massimo raggiunto in carriera da Philippoussis è stato solo del 34.9%, anche se Kyrgios sarebbe fortunato a giocare così tanti tornei sull’erba e sul tappeto come ha fatto Philippoussis.
Comunque, una percentuale di punti vinti alla risposta inferiore al 36% di solito non è sufficiente nel tennis moderno: Raonic è stato solamente il terzo giocatore dal 1991 (insieme a Pete Sampras e Goran Ivanisevic) a terminare la stagione tra i primi cinque con una frequenza così bassa.
Dopotutto, Philippoussis non ha fatto alcun riferimento al finire tra i primi cinque. Il “gioco alla risposta minimo accettabile per vincere uno Slam” potrebbe avere un valore differente. Guardando i vincitori di Slam dal 1991 a oggi, questo è l’elenco della percentuale più bassa di punti vinti alla risposta (Return Points Won o RPW) per singolo torneo:
Anno Slam Giocatore RPW% 2001 Wimbledon Ivanisevic 31.1% 1996 US Open Sampras 32.8% 2009 Wimbledon Federer 33.7% 2002 US Open Sampras 35.6% 2000 Wimbledon Sampras 36.6% 2010 Wimbledon Nadal 36.8% 2014 Australian Open Wawrinka 37.0% 1998 Wimbledon Sampras 37.2% 1991 Wimbledon Stich 37.4% 2000 US Open Safin 37.5%
Per terminare tra i primi 10, il 38% è una ragionevole approssimazione
Come ci si poteva aspettare, Wimbledon è ben rappresentato. Meno invece per lo Slam casalingo di Kyrgios: la vittoria di Stanislas Wawrinka agli Australian Open 2014 è l’unica volta in cui il torneo appare tra i primi 20, anche se negli ultimi anni la superficie era molto veloce. Tutti gli altri vincitori dell’Australian Open hanno vinto almeno il 39.5% dei punti alla risposta. E per terminare la stagione tra i primi 10, il 38% è una ragionevole approssimazione del livello minimo accettabile, anche se in rare circostanze è possibile arrivarci con un livello inferiore.
Kyrgios è in grado di superare questa soglia? 18 mesi fa, quando la media di Kyrgios di punti vinti alla risposta su 52 settimane era sotto il 32%, l’ovvia considerazione sarebbe stata sfavorevole. Il suo attuale livello sopra il 35% rende la questione meno scontata. Per vincere uno Slam, avrebbe probabilmente bisogno di rispondere meglio, ma solo per sette partite.
Kyrgios non è andato oltre il 37%
Kyrgios ha già vinto sette partite di fila, nove per la precisione, che sarebbero sufficienti per uno Slam. Tra la sua vittoria nel torneo di Marsiglia 2016 e la semifinale a Dubai 2016 a febbraio scorso, Kyrgios ha giocato quasi nove partite (si è ritirato per un infortunio alla schiena nell’ultima), vincendo un incredibile 41.5% di punti alla risposta. In 42 degli ultimi 104 Slam, il vincitore del torneo ha vinto una percentuale inferiore di punti alla risposta.
Tuttavia, le sue prestazioni a febbraio sono state un’eccezione. Per mettere in rapporto il successo di Kyrgios alla risposta sulla durata di uno Slam, ho analizzato la percentuale di punti vinti alla risposta su tutte le possibili strisce di dieci partite di fila (la maggior parte delle partite giocate sono state al meglio dei tre set, quindi dieci partite è un numero di punti più o meno equivalente a quello di sette partite consecutive in uno Slam). A parte le strisce relative ai tornei di Marsiglia e Dubai 2016, non è mai andato oltre il 37% su un intervallo di punti di quel tipo.
La maturazione non porta a un sostanziale miglioramento della risposta
C’è sempre speranza di miglioramento, specialmente per un giocatore ventunenne incostante ma dal talento indiscusso, in un tennis dominato da giocatori di età ben maggiore. Allo stesso modo però ci sono elementi che non depongono a suo favore.
Ricerche effettuate da falstaff78 sul forum di Tennis Warehouse, suggeriscono che la maturazione di un giocatore non porta a un incremento sostanziale delle statistiche alla risposta. Sembrerebbe una conclusione controintuitiva, perché il miglioramento di alcuni giocatori è evidente.
È vero anche però che questo spesso si accompagna a maggiori successi nei tornei, che significa poi modificare il calendario e trovarsi davanti una combinazione diversa di giocatori. Due anni fa, Kyrgios ha giocato contro sette giocatori dei primi 20. Quest’anno ne ha affrontati 18. Raonic, che rappresenta un possibile esempio di evoluzione della carriera di Kyrgios, ha giocato quest’anno contro 26 giocatori dei primi 20.
Contro i primi 20 – il tipo di avversario che un giocatore deve battere in uno Slam per passare dal 4° turno a ritrovarsi nella cerimonia di premiazione – Kyrgios ha vinto meno del 30% di punti alla risposta della sua carriera. Anche Raonic, che comunque deve ancora vincere uno Slam, ha fatto meglio, vincendo il 32.6% di punti alla risposta contro giocatori dei primi 20 nel 2016.
Kyrgios possiede il servizio, ma serve anche la risposta
Non ci sono dubbi che Kyrgios possieda il servizio per vincere uno Slam. E quando i Fantastici Quattro si saranno ritirati, presumo che qualcun altro dovrà pur vincere uno Slam. Ma anche in ere di livello inferiore, serve strappare il servizio per vincere e negli Slam tipicamente è necessario farlo più di una volta contro giocatori molto forti.
Per i numeri fatti vedere a oggi, come Philippoussis prima di lui, anche Kyrgios faticherà a vincere uno Slam. ◼︎